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A Terni mostra dedicata ai plenaristi

TERNI - Un 'viaggio' sulle orme degli artisti che, primi rappresentanti della pittura en plein air, tra fine '700 e inizio '800 hanno immortalato la valle del Nera diffondendo la sua bellezza in tutta Europa: l'arte prende vita grazie all'allestimento multimediale e al museo diffuso "I plenaristi nella valle incantata", inaugurati presso l'infopoint della Cascata delle Marmore, a Terni.
    Due progetti che permetteranno a visitatori, turisti, scolaresche, studiosi e appassionati di avere una visione a 360 gradi del patrimonio artistico nato intorno ai paesaggi della conca ternana, rappresentato da oltre 300 opere di 70 artisti provenienti per lo più da Francia, Germania e Fiandre, oggi ospitate in collezioni private e musei di tutto il mondo. Tra questi il British Museum di Londra, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Musée du Louvre di Parigi e la National Gallery of Art di Washington (tutte le opere sono catalogate nel database online accessibile a tutti, consultabile all'indirizzo www.plenaristi.beniculturali.it).
    Per quanto riguarda l'allestimento (aperto dal 10 novembre ogni sabato e domenica, ad ingresso gratuito nel primo weekend) su monitor di grande formato, verranno proiettati dei filmati che illustreranno l'attività dei pittori plenaristi nella valle ternana, l'opera del celebre artista Jean Baptiste Camille Corot, autore di diversi dipinti sul tema, e la localizzazione delle opere nei musei del mondo.
    Fulcro dell'allestimento - realizzato dalla Cooperativa Actl su finanziamento della Fondazione Carit - è poi il cinema 6D dove, con le tecniche di montaggio digitale e gli effetti dinamici e multi-sensoriali presenti in due sale, si potrà 'volare' sui paesaggi ed 'entrare' nelle opere, intraprendendo un viaggio tra Narni, la valle ternana, la Cascata delle Marmore, Papigno, Piediluco, lo stesso tragitto seguito dagli artisti per raggiungere il loro ideale punto di osservazione.
    Le stesse tappe fanno parte anche dell'itinerario del museo diffuso - promosso da Comuni di Terni e Narni, sempre con il contributo della Fondazione Carit e in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria -, che ha l'obiettivo di rievocare e mostrare i dipinti attraverso riproduzioni fotografiche e segnaletica collocati esattamente dove gli artisti li realizzarono due secoli fa, ricostituendo 'in loco', almeno in parte, il grande patrimonio di opere attualmente disperso in collezioni e musei.
    All'inaugurazione hanno preso parte il sindaco di Terni, Leonardo Latini, il presidente della Coop sociale Actl, Sandro Corsi, quello della Fondazione Carit, Luigi Carlini, e il vicepresidente della Regione, Fabio Paparelli.
    "La Fondazione Carit - ha detto Carlini - si è impegnata molto in questo progetto, investendo nel corso degli anni, circa 267 mila euro. Crediamo infatti fortemente nella valorizzazione del patrimonio della Cascata delle Marmore e di tutta la valle del Nera". (ANSA).
   

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