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Paul Klee, alle origini dell'arte

MILANO - Ci sarà anche l'opera "Artista nomade-Manifesto" del 1940, mai vista prima in Italia, nella mostra 'Paul Klee. Alle origini dell'arte' che aprirà il 31 ottobre al Mudec di Milano, in cui l'artista verrà presentato sia attraverso le sue opere più conosciute, quelle astratte e policrome, sia attraverso i suoi meno noti lavori caricaturali. La selezione in mostra di un centinaio di opere, accompagnata da manufatti etnografici del Mudec e da testi storici, ricostruisce il lavoro dell'artista sull'originario, in una sequenza strutturata per temi. La mostra è allestita con questo principio, disponendo le opere in un nastro orizzontale, con alternanza di chiaro e scuro, e luce diffusa, in un omaggio al progetto di Carlo Scarpa per la mostra di Klee nella Biennale di Venezia del 1948.

Le cinque sezioni in cui viene suddivisa la mostra raccontano il processo di formazione artistica. Dalla "caricatura" al periodo in cui Klee si definisce anche "illustratore cosmico" fino a un primitivismo di tipo "epigrafico". Una sezione è costruita intorno al tema dell'arte extraeuropea e dell'arte dell'infanzia: le origini primordiali dell'arte, infatti, per Klee sono da ricercarsi in questi ambiti. Una re-invenzione del teatrino di marionette che Klee aveva costruito per il figlio Felix, viene poi posta insieme a una selezione delle opere etnografiche del Mudec. Infine, la sezione dedicata a "policromie e astrazione" designa un diverso insieme di opere, caratterizzate, dal rigoroso disegno geometrico e dalla trasparenza di differenti velature di colore. Oltre ad 'Artista nomade' un altro inedito in Italia è il dipinto 'Roccia artificiale' del 1927.

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