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Fedez accusato di sprecare cibo: il video della festa di compleanno che fa indignare i fan

Un party a sorpresa all'interno di un Carrefour di Milano, con musica e danze sui banchi della frutta: così Chiara Ferragni ha voluto festeggiare il compleanno di Fedez. Ma è scoppiata subito la polemica sui social per le scene in cui si vede il cantante prendere a calci un panettone, mentre la moglie viene spinta in un carrello, ricoperta di ortaggi: la coppia più social d'Italia è stata infatti accusata di sprecare cibo.

"Vedere #Fedez usare la roba da mangiare di un supermercato per tirarla addosso ai suoi amici è uno schiaffo a tutti quelli che muoiono di fame nel mondo", ha commentato ad esempio Anna Rita Leonardi, dirigente Pd molto attiva su Twitter.

Scoppiata la polemica, Fedez ha poi postato un video di scuse, assicurando che tutto il cibo utilizzato alla festa sarà dato in beneficenza. Ma neanche questo gli è stato perdonato dalla maggioranza degli utenti social.

"La giustificazione del 'tanto diamo tutto in beneficenza' è anche peggio - ha commentato 'effe' -, gente con le pezze al culo che deve ringraziarvi di ricevere la vostra roba presa a calci? È un messaggio orribile, non si spreca il cibo, un'azione corretta non cancella una sbagliata".

Ma c'è anche chi commenta con ironia, come Giovanni Vernia, voce di Rds: "Spero che fra gli italiani che si stanno social-indignando contro #fedez &C, non ci siano quelli che nel villaggio all inclusive, a colazione pranzo e cena travasano nei piatti tutto il buffet, che tanto è pagato, e non lo mangeranno mai".

Un esposto all'Antitrust è stato presentato dall'Unione Nazionale Consumatori perché "va sempre resa chiaramente riconoscibile la finalità promozionale, ove sussistente, in relazione a tutti i contenuti diffusi mediante social media".

"Ci permettiamo di ricordare a Carrefour che, rispetto al tema dell'influencer marketing nei social media, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha stabilito in modo chiaro che non solo gli influencer ma anche le società di titolari di marchi visualizzati devono rispettare le linee guida", scrive in una nota Massimiliano Dona, presidente dell'UNC.

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