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Epatite C, pazienti pronti ad appellarsi all'Oms

"Le risorse del fondo per i farmaci innovativi che non sono state utilizzate non vanno destinate ad altri scopi che non siano la salute dei pazienti stessi. In caso contrario siamo pronti ad appellarci all'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms)". A dirlo è Ivan Gardini, presidente di Epac Onlus, intervenuto oggi al convegno "Dopo l'HCV, le nuove emergenze per la salute del fegato", promosso da Gilead Sciences.

La strada per l'eradicazione del virus HCV, obiettivo dell'Oms per il 2030, è ancora lunga, ma molto cammino è stato fatto dal 2015 a oggi. Una svolta in questo senso è stata data con l'introduzione di un fondo specifico destinato ai farmaci innovativi ad assunzione orale e in grado di guarire in poche settimane. Secondo quanto riferito in un'interrogazione parlamentare dal sottosegretario alla Salute Maurizio Fugatti, i fondi innovativi non utilizzati, "verranno destinati ai rinnovi contrattuali della sanità". Ma a questa ipotesi i pazienti dicono un fermo no.

"I finanziamenti hanno coperto il costo dei farmaci - spiega Gardini - "ma mancano ancora investimenti per il potenziamento dei Centri autorizzati a somministrare le terapie, che stanno sostenendo senza risorse aggiuntive un carico di lavoro enorme". L'altra emergenza è il sommerso, ovvero i positivi al virus che non sanno di esserlo. "Servono protocolli per individuarli e curarli. Se questo non avverrà, siamo pronti a scrivere all'Oms per denunciare la mancata aderenza dell'Italia al piano globale di eliminazione dell'Epatite C". Inoltre, "poiché un paziente su 3 arriva per la prima volta al Centro prescrittore con una malattia già grave o gravissima, intendiamo avviare un percorso per portare alla luce le eventuali responsabilità nei confronti della morte di pazienti dovuta alla mancata presa in carico da parte della sanità pubblica. E non escludiamo di far ricorso a vie legali". "Siamo orgogliosi di essere stati i pionieri nel rendere disponibili regimi terapeutici che hanno permesso di cambiare il corso della malattia - conclude Valentino Confalone, General Manager di Gilead Sciences - e confermiamo il nostro impegno per l'eliminazione completa del virus".(ANSA).
   

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