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L'algoritmo che scova i Led del futuro

La ricerca sui Led del futuro accelera drasticamente, grazie ad un nuovo algoritmo basato sull'apprendimento automatico in grado di analizzare e predire le proprietà di oltre 100.000 materiali in pochi minuti, alla ricerca dei candidati migliori e più efficienti per i Led. Il programma, così semplice da essere utilizzato su un normale personal computer, è stato messo a punto dall'Università di Houston e la ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature Communications.

"Il nostro obiettivo è non solo quello di rendere i Led più efficienti, ma anche migliorarne la qualità del colore e ridurne i costi", spiega Jakoah Brgoch, uno degli autori dello studio. "Il nostro progetto dimostra con forza il grande valore dell'apprendimento automatico applicato allo sviluppo di nuovi materiali molto performanti, un campo che di solito progredisce solo grazie a prove ed errori e ad esperimenti che durano parecchie settimane".

I Led, o diodi ad emissione di luce, sono dispositivi che sfruttano l'interazione tra due materiali diversi: piccolissime quantità di elementi chimici detti terre rare, generalmente europio o cerio, e un altro materiale ospite, quello su cui si è focalizzata la ricerca. Il progetto è partito da una lista di 118.287 possibili composti, che l'algoritmo ha rapidamente ridotto prima a poco più di 2.000 e poi a circa due dozzine.
I ricercatori guidati da Ya Zhuo hanno quindi testato uno dei materiali "vincitori", dimostrando che offre il 95% di efficienza e grande stabilità termica, anche se emette luce troppo blu per poter essere commercialmente appetibile. "Non ci siamo scoraggiati", conclude Brgoch, "utilizzeremo questi dati per migliorare l'algoritmo

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