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In frutta e verdura le molecole attive contro l'invecchiamento

In frutta e verdura si nascondono i segreti della longevità, molecole promettenti che ad alte dosi sembrano capaci di rallentare l'invecchiamento e contrastare le malattie correlate, dalla demenza all'osteoporosi: sono i 'senolitici', protagonisti di un progetto di ricerca tutto italiano per isolare quelli più efficaci e sicuri da testare sull'uomo. Condotto dai ricercatori Marco Malavolta e coordinato da Mauro Provinciali dell'Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani di Ancona, che celebra oggi in un convegno i suoi 50 anni di attività, è uno dei molti progetti di ricerca in corso presso l'IRCCS. "Abbiamo per il momento programmato uno studio della durata di 3 anni (2018-20) - afferma Provinciali.
L'obiettivo è intraprendere una sperimentazione clinica con uno o più di questi senolitici su anziani con malattie croniche a partire dal 2020".

I senolitici - molecole presenti principalmente in fragole, mele, agrumi, uva rossa, mirtilli, cachi; verdura, come pomodori, asparagi, cipolle e cetrioli; olii vegetali e cereali, sono risultati capaci di eliminare le cosiddette 'cellule senescenti', che si accumulano nell'organismo con l'età e che recenti studi hanno dimostrato giocare un ruolo di primo piano in molte malattie dell'invecchiamento, ad esempio l'Alzheimer.

L'idea, dimostrata con successo per ora in studi su animali, è che, eliminando le cellule senescenti somministrando senolitici, le malattie cronico-degenerative degli anziani possano essere tenute a bada quando non addirittura guarite.

"Lo studio INRCA prevede in questa fase di selezionare nuovi senolitici, concentrando la nostra attenzione su composti precedentemente studiati come anti-tumorali e in grado di riattivare alcuni meccanismi di morte cellulare "spenti" nelle cellule senescenti", spiega Malavolta. "Il nostro sogno - conclude - è scoprire i senolitici migliori, efficaci ad ampio spettro e contemporaneamente su più malattie della terza età, e sicuri per il paziente".

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