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Capua, l'anti-scienza è un fenomeno globale

Non è solo una storia personale, ma una vicenda che non deve ripetersi mai più, perchè l'Italia non può permettersi di perdere i tanti talenti che forma nella ricerca scientifica. Per questo la virologa Ilaria Capua, coinvolta in un'inchiesta giudiziaria con l'accusa di essere una delle menti di un traffico di virus, da cui poi è stata prosciolta, ha deciso di raccontare la sua vicenda nel docufilm "L'Anti-scienza. Il caso Ilaria Capua", prodotto da Dallarouche in collaborazione con Sky e che verrà presentato alla Festa del cinema di Roma.

TRAILER_L'Antisciensca - Il Caso Ilaria Capua from darallouche on Vimeo.

Il film, di Stefano Pistolini e Massimo Salvucci, con la collaborazione di Cristiano Panepuccia, sarà proiettato alle 21.30 al museo MAXXI di Roma, e poi andrà in onda l'11 novembre su Sky Atlantic. "Quello dell'anti-scienza è un fenomeno che non riguarda solo l'Italia, ma tutto il mondo. Basti pensare che c'è chi nega che la Terra sia tonda", dice all'ANSA Ilaria Capua. "E' un fenomeno di regressione culturale dove determinate conquiste vengono messe in discussione, ed è molto grave, perchè il progresso deve andare avanti - continua - Per combatterlo bisogna parlarne. Ecco perchè ho deciso di farlo in questo documentario, che per me è stato molto faticoso".

Diventata famosa per aver deciso di rendere di dominio pubblico la sequenza genica del virus dell'aviaria quando lavorava all'Istituto zooprofilattico delle Venezie, tra il 2014 e 2016 Capua si è trovata coinvolta in questa vicenda giudiziaria, scoprendolo tra l'altro da un articolo di giornale. L'impatto psicologico delle accuse e l'assenza di solidarietà espressa nei suoi confronti, sia dal mondo scientifico che da quello politico (Capua è stata deputata dal 2013 al 2016), l'hanno spinta a lasciare il paese per ricominciare una nuova vita negli Stati Uniti, a capo del laboratorio "One Health" dell'Università della Florida. "Una delle cose che mi ha ferito di più è stato vedermi strappare di dosso la credibilità, che per un ricercatore è tutto - aggiunge Capua - E' stato devastante essere dipinta come una criminale senza scrupoli. Adesso sono pronta ad andare avanti con la mia vita, dopo aver chiuso questo capitolo doloroso".

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