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Papa, manca la volontà politica di sradicare la fame nel mondo

Esistono "gli strumenti adeguati" per "lo sradicamento della fame dal nostro mondo", dice Papa Francesco nel Messaggio alla Fao per la Giornata Mondiale dell'Alimentazione. E tuttavia, denuncia, "come in altre grandi problematiche che colpiscono l'umanità, spesso ci imbattiamo in enormi ostacoli nella soluzione dei problemi, con barriere ineluttabili frutto di indecisioni o ritardi, con la mancanza di determinazione dei responsabili politici, tante volte immersi solo negli interessi elettorali o intrappolati da opinioni distorte, perentorie o riduttive. Manca realmente la volontà politica".

"Nel celebrare la Giornata Mondiale dell'Alimentazione, la comunità internazionale è invitata a rinnovare ogni sforzo per raggiungere l'obiettivo "famezero" entro il 2030''. E' il messaggio che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato in occasione della giornata mondiale dell'Alimentazione. "L'appuntamento odierno- sottolinea il Presidente - fotografa un momento critico per lo stato di nutrizione del pianeta. Il numero delle persone che soffre la fame è in aumento. Le donne e i bambini, soprattutto quelli che vivono nelle zone rurali, sono i primi a esserne colpiti. I fenomeni delle carestie e della desertificazione contribuiscono, prosegue Mattarella, in una fase di rinnovati conflitti, a provocare movimenti di popolazione alla ricerca della sopravvivenza".

Dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, ma anche la richiesta della family bag al ristorante e la spesa a chilometri zero dal campo alla tavola. Sono alcune delle strategie messe in atto da oltre 7 italiani su 10 (71%) che nel 2018 hanno diminuito o annullato gli sprechi alimentari, secondo un'indagine Coldiretti/Ixe' presentata in occasione della Giornata mondiale dell'alimentazione promossa dalla Fao. Gli sprechi domestici, secondo la Coldiretti, rappresentano in valore il 54% del totale e sono superiori a quelli nella ristorazione (21%), nella distribuzione commerciale (15%), nell'agricoltura (8%) e nella trasformazione (2%) per un totale di oltre 16 miliardi che finiscono nel bidone in 1 anno. Non si tratta quindi solo di un problema etico ma determinano anche effetti sul piano economico e ambientale per l'impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. Un comportamento grave, rileva la Coldiretti, in un Paese come l'Italia dove sono 2,7 milioni le persone che durante l'ultimo anno sono state costrette a chiedere aiuto per il cibo nelle mense dei poveri o con pacchi di aiuto alimentari.

Dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, ma anche la richiesta della family bag al ristorante e la spesa a chilometri zero dal campo alla tavola. Sono alcune delle strategie messe in atto da oltre 7 italiani su 10 (71%) che nel 2018 hanno diminuito o annullato gli sprechi alimentari, secondo un'indagine Coldiretti/Ixe' presentata in occasione della Giornata mondiale dell'alimentazione promossa dalla Fao. Gli sprechi domestici, secondo la Coldiretti, rappresentano in valore il 54% del totale e sono superiori a quelli nella ristorazione (21%), nella distribuzione commerciale (15%), nell'agricoltura (8%) e nella trasformazione (2%) per un totale di oltre 16 miliardi che finiscono nel bidone in 1 anno. Non si tratta quindi solo di un problema etico ma determinano anche effetti sul piano economico e ambientale per l'impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. Un comportamento grave, rileva la Coldiretti, in un Paese come l'Italia dove sono 2,7 milioni le persone che durante l'ultimo anno sono state costrette a chiedere aiuto per il cibo nelle mense dei poveri o con pacchi di aiuto alimentari.

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