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Verso l'ok alla manovra, Di Maio: tagliamo un miliardo da pensioni d'oro

Luigi Di Maio

«I soldi ci sono», così Luigi Di Maio alla trasmissione Domenica Live su Canale 5, dove è intervenuto parlando della prossima approvazione della manovra. «Nessuno deve meravigliarsi se diciamo che abbiamo trovato i soldi per rispettare le promesse elettorali - dice il vicepremier - Le opposizioni che ci attaccano lo fanno perchè sono passati dal non si può fare al non si deve fare».

«Nessuno deve spaventarsi per lo spread perchè da domani spiegheremo a tutti che questa è una manovra che farà crescere l’Italia. Per la prima volta si fa deficit per ripagare gli italiani non per pagare gli amici degli amici. Questa è la prima manovra che non da soldi alle banche e a chi fa marchette, ma che va incontro ai cittadini. Domani inoltre facciamo la riforma fiscale che taglierà un miliardo di euro dalle pensioni d’oro che ci sono in Italia» ha aggiunto Di Maio.

Il taglio riguarderà coloro che «non hanno versato i contributi e si sono presi pensioni per 12-13 mila euro. Ovviamente ci sono adesso tutti quelli che stanno combattendo contro il taglio delle pensioni d’oro o dei vitalizi. Da luglio Cirino Pomicino sta prendendo una pensione per i contributi che ha versato e non più il vitalizio che gli pagavano gli italiani. Martedì succede la stessa cosa per gli ex senatori. Ci avevano detto che non si poteva fare, noi lo facciamo».

«E domani mettiamo mano alle pensioni d’oro con il decreto fiscale, ma questo non significa che se c'è qualcuno che prende una pensione alta e se l’è meritata gliela dobbiamo tagliare, no. La tagliamo solo a quelli che non hanno versato i contributi per avere 10 mila euro al mese e che vuol dire si stanno fregando la pensione di qualcun altro che prende 500-600-700 euro al mese», afferma Di Maio.

«Voglio portare avanti il reddito di cittadinanza per aiutare le persone in difficoltà. Il 47% delle famiglie destinatarie sarà del centro-nord - sottolinea il ministro del Lavoro - voglio smentire un pò di bugie, a partire dal fatto che la misura sarà per il sud. Non si tratta di assistenzialismo, me lo ha recentemente confermato anche il Ministro del Lavoro tedesco: si tratta di un provvedimento uguale a quello che hanno loro. Inevitabilmente dobbiamo fare il reddito di cittadinanza solo per i cittadini italiani. Non è razzismo nei confronti dei disoccupati stranieri, ma è perchè non abbiamo una regolarità dei flussi».

«Mi hanno detto anche i dirigenti delle aziende di Stato che per ogni pensionato alcune aziende assumeranno tre giovani - prosegue Di Maio - Vuol dire che ci saranno molti lavori in più. L’abolizione della Fornero non è una manovra solo per chi andrà in pensione, ma anche per i giovani». E sulla possibilità di uscire dall'euro e dall'Europa: «Non c'è questo pericolo e non c'è alcuna intenzione di farlo, perché gli italiani non ci hanno chiesto questo alle elezioni del 4 marzo. Si sta dicendo che vogliamo uscire dall’euro e dall’Ue per spaventare gli italiani».

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