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Arriva il marchio che certifica la birra artigianale

Debutta sul mercato italiano il marchio che certifica la birra artigianale. A proporlo è Unionbirrai, associazione di categoria dei birrifici indipendenti italiani che lo presenterà a EurHop, il salone internazionale della birra artigianale in calendario a Roma dal 12 al 14 ottobre con l'esposizione di oltre 800 birre e la presenza di 101 birrifici italiani e internazionali provenienti da 17 Paesi del mondo.

Il marchio, che è stato registrato lo scorso 5 ottobre a tutela dei birrifici indipendenti italiani, verrà rilasciato da Unionbirrai e potrà essere revocato- spiega una nota- in caso di abusi o violazioni a seguito di controlli e verifiche di conformità. Tra le caratteristiche per ottenere la certificazione è quello che i birrifici richiedenti non dovranno superare i 200mila ettolitri di produzione sulla base della normativa vigente che definisce la birra artigianale.

L'Italia, con l'adozione del marchio, affiancherà nel vecchio continente Regno Unito e Irlanda nella tutela e salvaguardia del prodotto. L'iniziativa nasce - spiega Unionbirrai - dal fatto che "gli scaffali dei supermarket negli ultimi anni si sono riempiti di birre cosiddette "crafty", prodotti industriali che cercano di emulare nella veste, nella comunicazione e nelle ricette le birre artigianali autentiche". "Ecco perché oggi - aggiunge quindi il presidente di Unionbirrai Vittorio Ferraris - diventa indispensabile individuare un marchio di riconoscibilità che tuteli sia il settore produttivo artigianale, sia i consumatori". Il marchio, sul quale è apposta la dicitura "Indipendente e Artigianale", verrà rilasciato esclusivamente ai birrifici che rispettano tutti i parametri previsti dalla legge. La birra, inoltre, non dovrà essere pastorizzata né microfiltrata. 

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