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Manovra, Di Maio e Salvini: "Niente cambiamenti, non si torna indietro"

Matteo Salvini

«La manovra non cambia. Adesso perché qualcuno dice che non si deve toccare la Fornero cosa dico che ho preso in giro gli italiani? No, questo è un tema, la Fornero dobbiamo iniziarla a smontare e introdurre quota 100 con un limite di 62 anni che è l’inzio di un percorso». Così il ministro e vice premier Matteo Salvini, ospite ad Agorà su Rai3.

«Cosa faccio torno indietro perché lo spread, Bankitalia, i commissari europei... No, vado avanti non torneremo indietro - insiste Salvini - Lo spread? Non mi pongo il problema, è una manovra che aiuta l’Italia».

Sul perché anche ieri la manovra è stata criticata, il leader della Lega spiega: «Perché erano abituati a governi che con il cappello in mano andavano a Bruxelles per chiedere se potevano fare qualcosina. Tutti i governi precedenti hanno fatto manovre che hanno aumentato il debito».

«L'Italia non salta, il Governo va avanti noi vogliamo un’Italia che cresca. Chi scommette che il Paese salta sbaglia e butta via i suoi soldi - prosegue Salvini - Penso che l’economia italiana sia sana, il risparmio è il più alto, gli imprenditori hanno voglia di fare e i giovani sono pronti a lavorare. Non farei mai una manovra economica che ruba il futuro ai miei figli».

«Si vanno ad aiutare 1-1,5 milioni di lavoratori dimenticati in questi ultimi anni. C'è per gli imprenditori che investono una detassazione che non c'è stata mai prima - aggiunge - Sono assolutamente convinto che la realtà supera la polemica, siamo qui da 130 giorni e credo che abbiamo dati parecchi segnali positivi. La manovra verrà approvata».

A fargli eco è l'altro vicepremier, Luigi Di Maio, ospite a "Radio Anch'io" su Radio1 Rai: «Il mio obiettivo non è lo spread più alto o più basso, ma è rendere felici i cittadini e questo va al di là dei numeri. Se vogliamo fossilizzarci con i numeri vuol dire fare come quelli di prima. Questa manovra è un atto di coraggio per fare qualcosa per gli italiani. Non si può tornare indietro».

«Si dice si 'torna indietro' e non mi riferisco a Paolo Savona perché secondo me le sue parole sono state strumentalizzate - aggiunge il leader pentastellato - Io sono molto ottimista, vedrete che non appena sarà discussa la manovra a Bruxelles si calmeranno tutti perché il nostro obiettivo è il dialogo con tutte le Istituzioni».

«Sono stato in Germania lunedì, ho parlato con il ministro dell’Economia tedesco e loro sono stati corretti. Non ho visto nessuno del governo tedesco intervenire a gamba tesa contro quello italiano, mi hanno dato l'impressione che non hanno intenzione di infierire su quello che stiamo facendo».

«Penso che ci siano troppe persone in Italia che stiano facendo il tifo per questo spread a 400, ma credo che i mercati vogliono più bene all'Italia di qualche politico italiano o europeo. Questa storia del 400 è il modo per terrorizzare i cittadini», conclude Di Maio.

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