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Stagisti alla Regione, Musumeci: "Solo alcune decine, i sindacati non creino tensione"

Nello Musumeci

«Leggo in questi giorni note e comunicati, da parte di alcune sigle sindacali, che minacciano ferro e fuoco contro il governo della Regione per la presunta  paventata 'assunzione di 400 tirocinanti presso gli uffici regionali'. Resto senza parole». Lo dice, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

«Come può una qualsiasi organizzazione sociale impedire che alcune decine (e non 400) di giovani promettenti neolaureati (scelti dalle quattro università) possano fare - aggiunge - un breve periodo di tirocinio formativo (non prorogabile) e dare, al tempo stesso, un prezioso supporto al personale dipendente regionale, ormai assai carente nelle fasce medio-alte? Se dobbiamo correre nella spesa pubblica (come sento ripetere agli stessi sindacalisti) come si fa a non rafforzare gli uffici regionali preposti in questa corsa contro il tempo? Servono laureati. Li stiamo chiedendo anche al Formez e alla Sas. E ci servono subito, entro alcuni giorni, non tra sei mesi! E ci servono negli uffici di Palermo, non nelle altre strutture decentrate, visto che la Regione che ho trovato non ha un sistema informatico».

«Il mio governo - prosegue - punta con decisione alla riqualificazione del personale dipendente e alla valorizzazione dei più capaci e volenterosi (penso alle fasce A e B). Ma ci vorranno dei tempi non compatibili con l’estrema
urgenza che abbiamo di redigere progetti, stilare graduatorie dei bandi, esaminare istanze. E impegnare cosi le centinaia di milioni di fondi pronti per essere spesi».

Per Musumeci: «Le legittime rivendicazioni sindacali - che ci trovano attenti e disponibili - non possono essere utilizzate per creare tensione in un momento di profonda crisi per le imprese siciliane e per l'economia. Serve responsabilità da parte di tutti. Compresi i sindacati».

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