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Campioni paralimpici in campo per allenare i bambini disabili

Campioni paralimpici scendono in campo per allenare bambini e giovani con disabilità. E' il progetto 'Sport per Tutti', promosso dalla Fondazione Santa Lucia IRCCS con il supporto di Fondazione Vodafone Italia. Bambini e giovani con disabilità si alleneranno dunque insieme ai campioni di cinque discipline paralimpiche: pallacanestro, nuoto, scherma, tennis tavolo e calcio balilla.

E cinque sono i campioni paralimpici che scenderanno in campo per allenare bambini e giovani con disabilità: Andrea Pellegrini, Clara Podda, Stefano Rossetti, Gianluca Cacciamano e Francesco Valente. Le attività sportive prevedono allenamenti settimanali presso le strutture sportive della Fondazione Santa Lucia a Roma e si concluderanno nell'ottobre 2019 con un torneo che vedrà i partecipanti cimentarsi tra loro dopo un anno di attività insieme. Nelle prossime settimane sono in programma anche una serie d'incontri presso l'IRCCS e le scuole di Roma e del Lazio per presentare il progetto ai ragazzi e dare loro la possibilità di provare tutte le attività sportive. A dare il via all'iniziativa oggi anche Flavio Insinna, supporter della associazione sportiva dilettantistica di basket in carrozzina 'Giovani e Tenaci', e Chiara Bordi, che anche attraverso l'esperienza di ricovero presso l'IRCCS Santa Lucia ha avuto modo di avvicinarsi a diverse attività sportive prima di affrontare l'avventura del Concorso di Miss Italia 2018.

L'importanza dell'iniziativa è anche nei dati relativi alla disabilità. Secondo l'Istat, solo il 20% delle persone con disabilità pratica sport in Italia e, se si considera la popolazione in età scolare, sono oltre 150.000 nel Paese e circa 3.000 nel Lazio i ragazzi con disabilità a cui potenzialmente si rivolge il progetto, che è sostenuto da Fondazione Vodafone Italia nell'ambito del programma 'OSO - Ogni Sport Oltre'.
    "Il primo dovere della Fondazione è offrire cure di neuroriabilitazione altamente specializzate - spiega il direttore generale dell'IRCCS, Edoardo Alesse -. Ma il desiderio che ci anima è più grande: le nostre attività di sport-terapia s'inquadrano in un più ampio impegno volto a stimolare il recupero dell'autonomia della persona nella vita non solo in senso fisico, ma anche sociale e relazionale".

Alla presentazione del progetto è intervenuto Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano Paralimpico (CIP): "Oggi sono qui presenti molti esponenti del mondo paralimpico, a testimonianza di una grande famiglia sportiva, che c'è quando nascono progetti virtuosi come quello presentato. E i percorsi insieme - sottolinea - diventano ancora più belli quando si incrociano con il sostegno di realtà come Fondazione Vodafone, perché significa essere riusciti come istituzioni a contagiarli virtuosamente con la nostra passione. Non saremo mai abbastanza per promuovere l'attività sportiva di ragazze e ragazzi con disabilità".

OSO "nasce dal desiderio di Fondazione Vodafone di contribuire in modo attivo a rendere più aperta la nostra società, fornendo supporto concreto alle persone con disabilità che vogliono praticare sport e sostenendo attivamente le associazioni sul territorio - afferma inoltre Maria Cristina Ferradini, Consigliere Delegato di Fondazione Vodafone Italia -. Va in questa direzione il progetto del Santa Lucia inaugurato oggi, in grado di coniugare l'esperienza di una struttura specializzata nella neuroriabilitazione con l'utilizzo di soluzioni innovative che mirano ad estendere alle scuole la diffusione della cultura dello sport come forma di recupero".

   

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