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Sticchi Damiani (Aci), investiremo per agevolare l'uso delle vere auto storiche

ROMA - Il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani, ingegnere e pilota di rally negli anni Settanta, è un grande appassionato di auto storiche. Possiede una collezione importante di veicoli e alla Targa Florio Classic 2018 ha partecipato con la sua Aurelia B24 Spider. Secondo Sticchi Damiani, nella difesa del patrimonio motoristico italiano l’elemento chiave è la credibilità delle proposte messe in campo dall’Aci. Il primo punto è la lista chiusa delle auto ventennali che dovrebbero essere esentate dal pagamento del bollo.

“Si tratta di circoscriverla alle auto rare. Che cosa significa rare? Evidentemente solo quelle auto da collezione che rispondano a determinate caratteristiche di pregio sportivo e tecnico”. La lista Aci è già stata stilata. Messaggio difficile da far passare presso quel pubblico che ha usato il concetto di auto ventennale (magari una vecchia Panda) solo per non pagare il bollo. Per questo motivo sono in corso contatti con il governo per condividere il concetto di lista chiusa.

Così come un’altra battaglia è quella degli accessi ai centri storici: “le auto d’epoca – dice il presidente dell’Aci – vengono usate raramente solo per manifestazioni e piccole passeggiate, il loro impatto sull’inquinamento ambientale è insignificante: non ha senso relegarle nei garage quando invece la gente apprezza il vederle in giro”. Aci sta anche lavorando alla digitalizzazione della sua enorme biblioteca che sarà presto messa a disposizione del pubblico. E poi c’è il tema delle scuole di restauro e dell’indotto sul quale Aci Storico investe energie e risorse. Secondo un sondaggio dell’Istituto Piepoli, presentato in Senato, in Italia il settore del motorismo storico vale 2,2 miliardi di euro l’anno ed è seguito con interesse dal 60 per cento della popolazione. “Dati che reputo interessanti e che devono fare riflettere”, sottolinea Sticchi Damiani.

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