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Fondi: Ue, aperti a richieste Italia ma regole da rispettare

BRUXELLES - "Sono a conoscenza della richiesta dell'Italia" di aumentare la quota europea di co-finanziamento per i programmi che utilizzano fondi strutturali, "la Commissione ha risposto alla lettera" del governo e "sollecita" le autorità italiane a inviare le richieste con le modifiche "il prima possibile". Così la Commissaria Ue per la politica regionale, Corina Cretu, oggi in conferenza stampa a Bruxelles nel giorno d'avvio della Settimana europea delle regioni e delle città. Cretu, nell'annunciare una telefonata con la ministro Lezzi, che avverrà "tra domani e dopodomani", spiega: "Siamo qui per aiutare. C'è apertura, ma abbiamo anche delle regole cui dobbiamo attenerci".

 

Parlerò con la ministra Lezzi - spiega la commissaria - "per comprendere cosa può essere adottato dalla Commissione entro fine anno. Secondo le regole nazionali - ricorda Cretu - le risorse liberate dalla riduzione della quota di co-finanziamento devono essere usate nello stesso territorio e in linea con gli obiettivi della politica di coesione. La Commissione lo ribadisce nella lettera. Se si vogliono spostare" le risorse "temo occorra passare per il Parlamento europeo". Cretu assicura che col governo "c'è uno scambio continuo". "Siamo qui per aiutare. C'è apertura - evidenzia - ma abbiamo anche delle regole e dobbiamo attenerci" a quest'ultime.

 

Con la politica di coesione post-2020 "non ci possiamo permettere i ritardi che abbiamo avuto nell'ultimo periodo di programmazione", è il monito lanciato poi dalla Commissaria europea per la politica regionale. Per Cretu, gli Stati membri devono "iniziare a preparare" da subito i programmi. "La Commissione - sottolinea Cretu - ha proposto un'ambiziosa riforma della politica di coesione, di cui sono molto fiera" anche perché "nessuna Regione verrà lasciata indietro".

 

 

 

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