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Juncker apre settimana europea Regioni, 'ostacolare marcia dei nazionalisti stupidi'

BRUXELLES - "Opero un distinguo tra gli euroscettici, che hanno delle domande, ed i populisti limitati con i nazionalisti stupidi. Non sono la stessa cosa. Dobbiamo ostacolare questa marcia verso la non Europa ispirata dai populisti stupidi e dai nazionalisti limitati". Così il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, spiegando che "bisogna rispettare coloro che sono scettici, che nutrono un certo scetticismo nei confronti dell'Europa, e questo deve alimentare un dibattito". Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha aperto la Settimana europea delle regioni e delle città, l'evento organizzato ogni anno a Bruxelles dal Comitato europeo delle regioni (CdR) e dell'esecutivo comunitario. Juncker è intervenuto nella sessione di apertura insieme alla commissaria Ue per la Politica regionale, Corina Cretu. 

 

Arrivando sul podio del Comitato europeo delle Regioni, il presidente della Commissione Ue ha accennato qualche passo di danza, sulle note di un pianoforte. Alcuni giorni fa Theresa May aveva fatto altrettanto, sulla colonna sonora degli Abba, arrivando al congresso dei Tories. "Dobbiamo dire no a tutti i movimenti populisti", ha aggiunto Juncker. "Ai partiti tradizionali dico che non devono" copiare "i partiti populisti. Perché gli elettori sceglieranno gli originali, invece dobbiamo dire no a tutti i movimenti populisti", ha affermato.

 

"Quest'edizione della Settimana europea delle regioni e delle città non sarà come tutte le altre - ha commentato Cretu - perché sarà la prima dopo la presentazione della proposta della Commissione per la politica di coesione" post-2020. 

 

All'evento sono attesi 6mila partecipanti, tra esperti di livello regionale, nazionale e europeo. Durante l'iniziativa verranno annunciati i vincitori del premio RegioStars e del terzo bando per le Azioni urbane innovative (Uia). Fra le vincitrici dei precedenti bandi Uia ci sono le italiane Bologna, Milano, Pozzuoli e Torino.

 

RIVEDI L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA 

 

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