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Marte, il rover Opportunity riemerge dalla tempesta

Dopo quattro mesi nei quali è rimasto completamente nascosto, il rover Opportunity della Nasa torna a riemergere dalla tempesta di sabbia che ha avvolto Marte e che adesso si sta gradualmente attenuando. A scovarlo nella polvere è stato il satellite Mars Reconnaissance Orbiter (Mrp) della Nasa, in attività dal 2005 nell'orbita marziana. Opportunity appare come un puntino luminoso circondato dalla sabbia rossastra. ‘Oppy’, come lo chiamano affettuosamente i ricercatori della Nasa, continua però a rimanere silenzioso. “Non siamo ancora riusciti a metterci in contatto con il rover”, spiegano gli esperti del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa a Pasadena, in California.

Il rover Opportunity è in letargo dall’inizio di giugno 2018, fermo su uno dei pendii della Valle della Perseveranza. E perseverante lo è stato di sicuro finora visto che, pur essendo destinato inizialmente a operare per soli 90 giorni, esplora ormai da 14 anni il suolo di Marte regalandoci spettacolari immagini della sua superficie.

Nelle ultime settimane, mentre la tempesta sul pianeta diminuiva d’intensità e le polveri si diradavano, la Nasa ha provato a ristabilire i contatti con Opportunity attraverso le antenne del Deep Space Network. Una volta ricevuta una risposta, spera di avviare la verifica del suo status, e provare a riportarlo on line. Ma finora il rover è rimasto silente.

“Non sappiamo quanta polvere abbia coperto i suoi pannelli solari”, spiega la Nasa. Gli ultimi contatti con Opportunity risalgono al 10 giugno. “Finché non riceveremo un segnale dal rover, non potremo sapere quali sono le sue reali condizioni”, conclude la Nasa. Gli esperti del Jpl aspetteranno fino alla fine di ottobre, per capire se le polveri e il freddo marziani hanno danneggiato irrimediabilmente il rover.

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