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Parte il rilancio di Melegatti, diventa vicentina

Parte l'operazione di rilancio di Melegatti. Dopo essere stata dichiarata fallita lo scorso 29 maggio, è stata aggiudicata definitivamente dal tribunale di Verona al manager vicentino Denis Moro.

Moro 10 giorni fa aveva presentato ai curatori fallimentari un'offerta di 13,5 milioni di euro per rilevare lo stabilimento di San Giovanni Lupatoto e il Nuova Marelli di San Martino Buon Albergo e soprattutto il marchio della storica azienda veronese, fondata nel 1894 da Domenico Melegatti che brevettò il pandoro. La nuova proprietà, Sominor Srl, fa riferimento a una società nell'orbita della famiglia Spezzapria, che controlla Forgital Group, industria specializzata nella forgiatura dei metalli con sede a Seghe (Vicenza).

"Da oggi lavoreremo per realizzare la squadra necessaria a rilanciare uno dei brand più importanti dell'alimentare italiano e per riaprire lo stabilimento produttivo. Finalmente recuperiamo uno dei marchi che ha reso grande la nostra terra e che ha contribuito alla convivialità delle famiglie italiane per oltre 120 anni", ha detto Moro.

Unico investitore dell'operazione - informa una nota - è una newco della famiglia che fa capo a Roberto Spezzapria. Il presidente è Giacomo Spezzapria, figlio dell'imprenditore Roberto Spezzapria: "Amiamo il nostro territorio - ha dichiarato - le sue tradizioni ed è per noi motivo di grande orgoglio contribuire a preservare le sue eccellenze produttive".

"Per molto più di un secolo la Melegatti ha contribuito a scrivere la storia delle produzioni dolciarie venete e veronesi. La notizia che potrà continuare a farlo è la più bella che ci si potesse  attendere, prima di tutto per i lavoratori, ai quali è giusto che vada il primo pensiero in un giorno di grande soddisfazione", ha sottolineato il presidente del Veneto, Luca Zaia, esprimendo in una nota il plauso per il salvataggio dell'azienda dolciaria veronese.

 

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