Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Mondiali di pallavolo, la Serbia domina contro l'Italia: per la finale si fa dura

Inizia nel peggiore dei modi, con il ko contro la Serbia per 3-0 (25-15, 25-20, 25-18), la fase finale del mondiale di pallavolo maschile per l’Italia di Gianlorenzo Blengini. Una sconfitta amara che rischia di compromettere seriamente le chance di podio degli azzurri, che non sono mai riusciti a entrare in partita ad eccezione della
fase centrale del secondo set, quando il muro e i due centrali Mazzone (11 punti, unico in doppia cifra) e Anzani hanno aumentato la loro efficacia.

All’Italia è mancato il consueto contributo di Zaytsev (9 punti con il 29% in attacco) e di Juantorena (4 punti), mentre il servizio è stato un macigno sulla prestazione degli azzurri: 10-1 il conto degli ace a favore dei serbi, con 4 ace di Jovic e 3 di Lisina. Sono stati Mazzone e Anzani le note positive del ko contro la squadra di Grbic, che alla vigilia aveva preannunciato una maggior consapevolezza da parte dei suoi dopo il lungo e tortuoso cammino in questo mondiale.

Approccio perfetto quello dei serbi, che fin dal primo scambio hanno colpito senza pietà in battuta, sgretolando azione dopo azione l’efficacia della ricezione degli azzurri. Con l’attesissimo Atanasijevic (19 punti) letteralmente inarrestabile da parte del muro o della difesa dell’Italia, e Kovacevic (11) a supportarlo, la Serbia ha
avuto vita facile, disponendo a proprio piacimento della partita: sporadiche e poco efficaci le scosse italiane arrivate durante la partita nel tentativo di rientrare in gioco, principalmente concentrate nel secondo set.

Dopo un primo parziale serbo (12-8) è stato Mazzone, chierese e particolarmente coinvolto dal match, a riavvicinare gli azzurri. A ogni azione della squadra di Blengini è sempre arrivata, però, la risposta di quella di Grbic, psicologicamente pronta nei momenti di difficoltà. Come quello arrivato poco dopo il primo, quando Anzani, sempre nel secondo parziale, ha infilato due punti consecutivi alzando nettamente l’efficacia a muro dell’Italia.

Un fuoco di paglia visto che il muro serbo ha limitato Zaytsev e la ricezione ha continuato ad essere deficitaria, come dimostrano i freddi numeri: 50% di ricezione
positiva, 17% di perfetta. Italia a scarto ridotto anche in attacco, fondamentale chiuso con il 37% complessivo e i 4 punti di Juantorena. Oggi nel secondo match del girone la Serbia incontra la Polonia: dal risultato della sfida si saprà molto sul cammino dell’Italia, complicato dopo questo ko ma non ancora irrimediabilmente.

Caricamento commenti

Commenta la notizia