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Il Tar respinge il ricorso della Pro Vercelli: si allontana la serie B a 22 squadre

Si stringe sempre più il sentiero per  i ripescaggi in serie B dopo la decisione odierna del Tar del  Lazio di respingere i ricorsi della Pro Vercelli contro le   decisioni del Collegio di garanzia dello sport del Coni che   avevano confermato il campionato cadetto a 19 squadre. Il Tar ha   poi passato la palla alla giustizia della Figc e il nuovo l’iter   giuridico prenderà il via già domani con l’annunciata udienza del Tribunale federale nazionale (Tfn), ma il tempo passa e la speranza di tornare ad una B a 22 si fa sempre più debole.

Dopo l’udienza di ieri - cui ha partecipato anche la Ternana   con un «intervento adesivo» -, il Tar ha considerato che «al   sommario esame degli atti non risultano esauriti i gradi della   giustizia sportiva, atteso che il Collegio di Garanzia, nel   dichiarare inammissibili i ricorsi (tra cui quello della Pro   Vercelli), ha riconosciuto la competenza della giustizia Figc».   Inoltre, ha ragionato il Tar, la ricorrente «si è determinata a   riassumere la controversia dinanzi al Tribunale nazionale Figc,   che ha fissato l’udienza al 28 settembre».

L’effetto è che «in   una tale situazione al giudice statale è preclusa la possibilità   di adottare una qualche decisione di natura giurisdizionale,   posto che in ogni caso un intervento presuppone l’impugnazione   di una decisione definitiva adottata dalla giustizia sportiva».

In tema di composizione del campionato, per il Tar «non sembra sussistere quell'interesse concreto ed attuale tale da   giustificare l’adozione dell’invocata misura cautelare posto che   il format del torneo di B risulta composto da sole 19 squadre».

Il che non consente al momento alcuna possibilità di ripescaggio  per la Pro Vercelli e le altre candidate (Ternana, Siena,   Novara, Catania, Virtus Entella), che pure in merito hanno   chiesto anche un intervento straordinario del governo. Pertanto,   ha concluso il Tar, «affinché l’interesse assuma le   caratteristiche di attualità e concretezza, è necessario che   intervenga un provvedimento che allarghi quel format in maniera   tale da rendere praticabile la possibilità di un ripescaggio   della società ricorrente nella serie superiore».

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