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Europa League, buona la prima per Milan e Lazio: battute Dudelange e Apollon

L’Europa League del Milan comincia in modo ben diverso da come si attendeva Rino Gattuso. Al di là della vittoria, 1-0 grazie al gol di Higuain, al secondo centro
di fila, la squadra, seppur zeppa di riserve, ha fatto una fatica imprevedibile contro il Dudelange, prima lussemburghese a debuttare sul palcoscenico delle coppe europee, con una rosa che vale un centesimo di quella rossonera, bilanci alla mano.

Alla sua prima trasferta oltreconfine da dirigente, a Maldini non sarà sfuggito che il dna europeo della squadra 7 volte campione continentale è lontano da quello dei tempi d’oro. Sotto gli occhi del Granduca di Enrico di Lussemburgo e la Granduchessa Maria Teresa, il Dudelange ha invece esaltato il proprio pubblico, tenendo testa per un’ora a Higuain e compagni.

Marcato da Schnell, trentaduenne impiegato in Comune, dove ha chiesto tre mesi di congedo non pagato per affrontare al meglio il girone di coppa, l’argentino solo al 14' della ripresa è stato servito con i tempi giusti al limite dell’area, e il suo destro deviato da un difensore ha beffato il portiere Frising, comunque protagonista di una serata da ricordare con un paio di prodezze sullo stesso Higuain.

Vince anche la Lazio che conquista i tre punti e il primo posto nel gruppo H insieme all’Eintracht Francoforte, andato a vincere a Marsiglia. Il rovescio della medaglia è la sofferenza che ha accompagnato il finale della partita con l’Apollon.

Sotto di due reti, la modesta formazione cipriota è riuscita ad accorciare a pochi minuti dalla fine sfruttando un’incertezza difensiva ed ha costretto i padroni di casa a difendere con i denti il vantaggio, un atteggiamento senza giustificazione pensando a come era filata via la partita fino al 2-0, con il rigore trasformato da Ciro Immobile dopo il vantaggio siglato da Luis Alberto.

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