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Bando per le periferie, Orlando: "Tagli assurdi, inaccettabile mettere i sindaci contro"

Leoluca Orlando torna oggi sul tema del Bando per le periferie e dei fondi che il Governo nazionale ha deciso di tagliare ponendo la fiducia sul Decreto "Milleproroghe". Lo fa con una lettera aperta inviata a tutti i sindaci italiani nella quale sottolinea come "la vicenda del "Bando periferie" sta evidenziando ben oltre la specificità del caso, la crisi di un sistema di rapporti e relazioni fra le istituzioni che ha radici lontane nel tempo."
Per Orlando "ormai da diversi anni, se non decenni, il sistema delle autonomie locali, dei Comuni e degli enti di area vasta, è divenuto la “camera di compensazione” su cui le autorità nazionali, e a volte quelle regionali, scaricano il peso di una politica, sarebbe meglio dire di “non-politica” di “spending review”. Un approccio che sta di fatto tentando di diluire il deficit statale e sostenere le scelte amministrative/legislative nazionali attraverso la drastica riduzione, fin quasi alla cancellazione, dei trasferimenti ordinari verso i Comuni."
Il sindaco di Palermo sottolinea il fatto che i temi e gli argomenti in campo riguardano diritti fondamentali: "Possibile - si chiede - che su temi come la sicurezza degli edifici scolastici, lo Stato inneschi la competizione fra Comuni piuttosto che dare strumenti per la garanzia di diritti costituzionalmente garantiti?"
Da qui, una analisi più politica dei rapporti fra le Istituzioni. "Assistiamo - afferma il presidente di Anci Sicilia - ad una rottura del patto istituzionale che per decenni ha visto una forte concertazione e collaborazioni fra Stato e Comuni, passando per Regioni ed enti intermedi".
Da Orlando un appello ed una richiesta. "Chiediamo che sia rispettato il ruolo istituzionale delle Autonomie locali previsto dalla Costituzione. E già il fatto di essere costretti a formulare questa richiesta, è la conferma di una crisi di sistema che penalizza i servizi ai cittadini e mortifica la complessiva realtà democratica rappresentativa del nostro Paese."

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