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Sorpresa a San Siro, il Parma batte l'Inter: è crisi nerazzurra

Sorpresissima per sessantamila interisti delusi sulle tribune: Di Marco (un nerazzurro in prestito al Parma) ha giocato nel secondo tempo al posto dell’infortunato Gobbi e ha impallinato Handanovic. Nè Icardi (entrato nella ripresa), nè Nainggolan sono bastati all’Inter, per segnare: due quasi-gol (salvataggi sulla linea) e poi un ottimo Sepe hanno impedito di passare, prima della prodezza di Di Marco.

"Ni Hao": essendo proprietà cinese, Inter e Parma si son salutati con un "ciao" in mandarino; poi dopo le formalità e gli inchini, se le sono date: le ha prese l’Inter che è andata in avanti, ma le è mancata una vera punta (Icardi era in panchina: si è visto nella ripresa, senza frutti). E così la squadra di Spalletti ha tirato quasi sempre da fuori, oppure ha operato dei cross per...nessuno, visto che Keita si è mosso molto, ma non ha concluso mai. Il Parma si è difeso abbastanza bene. Sepe è stato il migliore in campo. I gialloblu si sono presentati al cospetto di Handanovic poche volte (Stulac il più pericoloso). La squadra di Spalletti nella ripresa ha accelerato: forse c'è stato un salvataggio di braccio di Di Marco. La velocità non è stata comunque la dote peculiare dell’Inter e il centrocampo ha mostrato la corda, alla lunga. Quando Di Marco ha segnato, ci son rimasti male tutti. E che volevano? Così va il calcio. Terza delusione (Sassuolo, Torino, Parma) in quattro partite, quindi, per i nerazzurri.

L’Inter ha così tradito l'attesa del proprio debordante pubblico con una sconfitta interna che non offre certo prospettive soddisfacenti in vista del ritorno in Champions, in programma martedì contro il Tottenham, dopo sei anni d’assenza. Spalletti aveva deciso di apportare qualche ritocco alla formazione che aveva vinto (bene) a Bologna, mandando in panchina - oltre a Miranda, Politano e Asamoah - il recuperato Icardi e inserendo Dalbert in difesa e Candreva sulla destra. Il risultato non certo ha premiato l’Inter che ora si sente in difficoltà nella ricerca di risultati importanti. Insomma, un momento non certo esaltante. Il Parma invece ha ottenuto il risultato di prestigio e l’avvenire ora si presenta migliore, quasi tutte le prestazioni sono state convincenti. Anche D’Aversa aveva dato fiducia agli uomini che avevano fronteggiato abbastanza bene la Juventus. Ora la classifica è più confortante per la squadra emiliana. Caldo e equilibrio tattico hanno ridotto le prime fasi della partita a una mera lotta a centrocampo, con pochi sbocchi in fase risolutiva. Il Parma, ben organizzato, ha lasciato pochi spazi a un’Inter che ha tirato in porta senza efficacia. Solo Candreva e soprattutto Nainggolan sono stati pericolosi.

Ogni tanto s'è visto pure il Parma e Handanovic ha corso qualche pericolo, non grave comunque. Diciamo che la squadra di Spalletti ha cercato di fare la partita, ma ha cozzato contro il muro gialloblu per una buona mezzora. Nainggolan, molto atteso, ha cercato di dare fuoco alle polveri e un suo pallone ha costretto Sepe a deviare in angolo: dalla bandierina, Perisic ha messo in mezzo, ma Skriniar e D’Ambrosio non sono arrivati a metterla in rete. Qualche rapido contropiede gialloblu è stato arginato dalla difesa interista. Keita di sinistro non è riuscito ad angolare da buona posizione. Inglese ha dato a Gervinho una rapida palla nei pressi del dischetto e l’ex romanista ha tirato su Handanovic.

Un sinistro di Nainggolan ha impegnato Sepe sulla sinistra. Poi un tiro di Brozovic (deviato) è finito a lato. Una conclusione di Perisic è stata controllata da Sepe. La partita è cresciuta nel finale di primo tempo, ma il Parma l’ha fatta franca, poi ha fatto entrare Di Marco al posto dell’acciaccato Gobbi. Con il rilancio di Icardi al posto di Keita, nella ripresa, Spalletti ha cercato di dare maggior peso all’attacco nerazzurro. Maurito ha tentato una rovesciata e un colpo di testa, poi non s'è visto molto. Ma è stato Stulac ad andare vicino al gol: Handanovic ha deviato un suo potente destro da fuori. Candreva ha tentato di sinistro sull'esterno della rete. Poi l’Inter ha accelerato: prima Nainggolan (ribattuto), poi Perisic (salvataggio di Di Marco nei pressi della linea, forse col braccio destro: e la VAR?), hanno sfiorato il gol. Spalletti ha mandato in campo Politano al posto di Candreva.

L’Inter ha tirato da tutte le posizioni: anche D’Ambrosio ha tentato (alto). Deiola ha sostituito Di Gaudio: D’Aversa ha cercato di coprirsi meglio, visto il maggior pressing dell’avversario. S'è fatto male D’Ambrosio, sostituito da Asamoah. Un forte destro di Nainggolan da lontano è stato controllato da Sepe (migliore in campo). In colpo di testa di Perisic è stato agganciato da Gagliolo nei pressi della linea. Il portiere gialloblu ha salvato di fede su Icardi.

Il cileno Sierralta ha sostituito Iacoponi. Al 34' Di Marco di sinistro da una ventina di metri ha fatto secco Handanovic sulla sinistra. L’Inter si è sgonfiata e Inglese ha messo alta una palla invitante. Handanovic ha dovuto tener viva la partita su una bella azione con tiro di Gervinho e successivo tiro di Inglese. Ci ha tentato De Vrij invano e poi i tifosi hanno fischiato pesantemente i propri beniamini.

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