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Pensioni, la proposta di Salvini: "Quota 100 ed età minima 62 anni"

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini all'interno degli studi Rai durante la registrazione del programma televisivo "Porta a Porta"

«Quota 100 con 64 anni? No, è assolutamente troppo alto. Io ho chiesto al massimo 62». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, durante la
registrazione della puntata di Porta a Porta andata in onda ieri sera.

L’accesso alla pensione con quota 100 e un’età minima di 62 anni insieme alla possibilità di uscire con 41 anni e mezzo di contributi indipendentemente dall’età anagrafica potrebbe costare già nel 2019 13 miliardi al lordo delle tasse e 9 miliardi al netto. Sono le prime elaborazione della società di ricerca Tabula guidata dall’esperto di previdenza Stefano Patriarca sulle ipotesi di riforma della Legge Fornero annunciate dal vicepremier Matteo Salvini. A regime il costo salirebbe a circa 20 miliardi al lordo delle tasse e oltre 13 miliardi al netto.

Il nodo pensioni è stato rilanciato ieri anche durante il secondo incontro della Lega sui temi economici. Le priorità - fanno sapere dal Carroccio - sono diritto alla pensione e lavoro per centinaia di migliaia di persone, pace fiscale e chiusura con Equitalia, flat tax. Nei prossimi giorni ci saranno approfondimenti e verifiche sui temi singoli in vista della manovra economica.

«La pace fiscale è per quelli che hanno fatto la dichiarazione dei redditi, per chi è in contenzioso con Equitalia», ha aggiunto il ministro dell’Interno a Porta a
Porta. «Non è un regalo, è gente che è disperata, che pagherebbe il 10% del dovuto, gente che per riavere un conto corrente, correrebbe a pagare. Si possono così incassare più di 20 miliardi di euro».

Sul tema migranti e caso Diciotti ha sottolineato: «Faccio in modo che le navi non arrivino. Se risuccedesse rifarei esattamente quello che ho fatto, mettendo in sicurezza donne, bambini e malati. Se vogliono indagarmi ancora lo facciano ancora».

«Immigrazione e sicurezza saranno oggetto di decreto che verrà portato entro questo mese in consiglio dei ministri e poi in parlamento. Ovviamente non sarà solo sull'immigrazione, ci sarà un taglio dei costi, non più 35 euro ma taglieremo 10/15 euro giornalieri ai migranti», ha concluso.

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