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I robot aguzzano vista e ingegno per diventare maggiordomi

I robot aguzzano la vista e affinano la destrezza, per diventare maggiordomi e magazzinieri pronti a lavorare a fianco dell'uomo: una lezione fondamentale l'hanno appresa nel laboratorio di intelligenza artificiale (Csail) del Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston, dove hanno imparato a ispezionare gli oggetti da più angolazioni per riconoscerli dalla forma e afferrarli a partire da un punto preciso.

Le loro performance, che saranno presentate nella conferenza sull'apprendimento dei robot a Zurigo, aprono la strada a nuovi sistemi capaci di gestire in modo automatizzato i grandi magazzini oppure di riordinare casa secondo le nostre istruzioni, proprio come dei domestici di fiducia.

Come primo passo in questa direzione, i ricercatori del Mit hanno sviluppato un sistema chiamato Don (Dense Object Nets) che induce il robot a ispezionare oggetti mai visti prima osservandoli da più angolazioni: in questo modo si crea una serie di coordinate spaziali da usare come una mappa in 3D per direzionarsi verso la parte su cui fare presa. In questo modo il robot manipola meglio le cose, riuscendo perfino ad afferrare specifici oggetti disposti in un mucchio di altri simili e con qualsiasi orientamento spaziale: nei primi test in laboratorio, per esempio, il braccio robotico guidato dal sistema Don è riuscito a distinguere in un mucchio di scarpe una marrone, prendendola per la linguetta come richiesto dall'uomo.

Questo rappresenta un importante progresso rispetto ad altri robot con destrezza che possono afferrare diversi oggetti senza però soddisfare una specifica richiesta. La differenza, spiegano i ricercatori, è come quella che passa tra "un bambino di 18 mesi, che può afferrare tanti oggetti senza capire quale voi che usi per giocare, e un bambino di quattro anni, che invece può rispondere alla richiesta di prendere il camioncino dalla sua estremità rossa".

 

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