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Staffetta celeste, dopo l'asteroide arriva la cometa

Staffetta celeste: domenica 9 settembre un asteroide di 50 metri si avvicina alla Terra passando all'interno dell'orbita lunare, ma in tutta sicurezza, seguito il 10 settembre dalla cometa 21/P Giacobini-Zinner, che dà spettacolo nel suo passaggio più ravvicinato alla Terra degli ultimi 70 anni, tanto da essere visibile a occhio nudo.

Scoperto il 3 settembre dal progetto Atlas dell'università delle Hawaii, che cerca gli asteroidi vicini alla Terra, l'asteroide 2018 RC raggiunge la massima vicinanza alla Terra alle 14,09 italiane del 9 settembre, passando  a circa 220.000 chilometri, poco più della metà della distanza che separa il nostro pianeta dalla Luna. "E' un passaggio di tutta sicurezza, senza rischi di collisione con la Terra, e un'occasione preziosa per osservare questo corpo celeste", ha rilevato l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. Il sasso cosmico è osservabile dall'Italia fin dalla notte tra l'8 e il 9 settembre e per vederlo è sufficiente un piccolo telescopio del diametro di 10-15 centimetri, da puntare a Sud, nella costellazione dell'Acquario.

E' invece sufficiente un binocolo per ammirare il passaggio della cometa 21/P Giacobini-Zinner, che non salutava la Terra così da vicino dal 14 settembre 1946. La cometa visita le regioni interne del Sistema Solare ogni 6,5 anni e  il 10 settembre raggiunge sia la minima distanza dalla Terra, pari a 58 milioni di chilometri, sia la minima distanza dal Sole, pari a 150 milioni di chilometri.

"E' un passaggio particolarmente favorevole: alcuni osservatori - ha detto Masi - segnalano di averla vista a occhio nudo, ma per una visione ottimale si raccomanda l'uso di un binocolo". Bisogna cercare la cometa nella costellazione dell'Auriga, in una regione del cielo molto ricca di stelle. La cometa infatti si sta preparando a un 'tour' delle meraviglie, come segnala l'Associazione Astrofili Italiani (Uai): Dopo avere apparententemente sfiorato l'ammasso aperto M37, il 10 settembre, proseguirà il suo viaggio verso Sud, attraversando le costellazioni dei Gemelli, Orione e Unicorno. "Da fine ottobre - ha agggiunto Masi - sarà difficile osservarla dall'Italia perché sarà molto bassa sull'orizzonte e in procinto di tuffarsi nel cielo australe".

Scoperta dall'astronomo francese Michel Giacobini il 20 dicembre 1900 e riosservata dal tedesco Ernst Zinner il 23 ottobre 1913, questa cometa è 'casalinga', cioè resta sempre nei paraggi delle regioni interne del Sistema Solare, perché alla massima distanza dal Sole arriva poco più lontano dell'orbita di Giove.

 

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