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La prima mappa dell’universo lavorata a maglia

Sembra una comune mappa stellare, ma è unica nel suo genere. Costellazioni e pianeti nascono, infatti, da un fitto intreccio di punti a dritto e a rovescio: è la prima mappa dell’universo visibile stampata da una macchina per maglieria. Il risultato è stato ottenuto dall’ingegnere del software australiana Sarah Spencer ‘hackerando’ una comune macchina per filati. La mappa è stata presentata al festival di elettronica Electromagnetic Field, che si è svolto a Eastnor, in Gran Bretagna, il primo weekend di settembre.

Deelle dimensioni di 4,6  metri per 2,8, la mappa è lavorata in blu, bianco e grigio, ed è stata realizzata grazie a uno speciale algoritmo messo a punto dalla ricercatrice. Attraverso questo software, la macchina per maglieria è stata modificata in modo da ricevere immagini da un computer e riprodurle filando e trasformata  in questo modo in una sorta di stampante a colori, che utilizza al posto della carta fili di lana. 

“La mappa comprende 88 costellazioni: in alto quelle dell’emisfero settentrionale e in basso dell’emisfero meridionale”, ha spiegato Spencer nel suo intervento al festival. La linea bianca al centro rappresenta l’equatore celeste e la nuvola grigia il piano della Via Lattea. Per realizzarla sono stati necessari "15 chilogrammi di lana e più di 100 ore di lavoro”, ha scritto Spencer sul suo profilo Twitter, prima di volare verso la Gran Bretagna con la mappa dell’universo avvolta nella valigia, tra i vestiti.

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