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Microscopio multitasking per cercare nuove spie dei tumori

Sviluppare un microscopio minuscolo e 'multitasking', capace di analizzare un grandissimo numero di cellule tumorali alla ricerca di cambiamenti nella loro struttura fisica, in modo da trovare nuove spie della malattia. E' questo l'obiettivo del progetto europeo Prochip, coordinato dall'Italia, con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e il Politecnico di Milano. Un microscopio del genere potrebbe inoltre permettere di valutarne la risposta alle cure al fine di sviluppare terapie personalizzate.

Il microscopio su chip capace di analizzare un grandissimo numero di cellule tumorali (fonte: CNR-IFN, Politecnico di MIlano)

Il progetto Prochip (Chromatin organization PROfiling with high-throughput super-resolution microscopy on a CHIP) prevede un dispositivo su chip in grado di acquisire immagini ad altissima risoluzione. A differenza degli altri microscopi, la nuova tecnologia è multitasking, ossia "integrerà in un solo dispositivo sia il sistema di illuminazione del campione, sia un microcanale in cui le cellule da esaminare fluiranno a velocità tali da consentire un tasso di misura superiore a quello consentito dalle tecnologie attuali", spiegano i ricercatori dell'Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Cnr e del Politecnico di Milano.

Progetto del microscopio su chip del progetto Prochip (fonte: CNR-IFN, Politecnico di MIlano)

L'obiettivo è analizzare un grande numero di cellule tumorali per ottenere informazioni sulla distribuzione della sostanza presente nel nucleo delle cellule, la cromatina, composta da Dna e proteine. Molte ricerche hanno infatti dimostrato che le alterazioni nella struttura della cromatina possono portare alla trasformazione delle cellule sane in cellule tumorali.

Le informazioni sulla distribuzione della cromatina possono quindi diventare un parametro da utilizzare come marcatore tumorale. La possibilità di osservare la distribuzione di questa sostanza aiuterà a interpretare la diversità relative ad alcune forme di tumore e a valutare la risposta alle terapie. in modo da riuscire a sviluppare cure su misura per ciascun individuo.

Schema del funzionamento del microscopio su chip del progetto Prochip (fonte: CNR-IFN, Politecnico di MIlano)

Il progetto è finanziato dal Programma europeo per la Ricerca e l'Innovazione Horizon 2020 ed è sviluppato da un consorzio formato da 6 partner di 3 Paesi europei che comprende università di Trento, il britannico Imperial College of Science Technology and Medicine, Istituto francese di scienze applicate di Lione e l'università francese di Angers.

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