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Cividale, viaggio sul fronte '15-'18

 CIVIDALE DEL FRIULI (UDINE)  - Un viaggio attraverso la storia, tra scritte incise sulle pietre dai soldati impegnati al fronte, fortificazioni, trincee o postazioni di artiglieria, come quelle costruite dalla seconda armata italiana nei primi anni del conflitto, che incarnarono poi le linee difensive su cui le truppe italiane affrontarono l'offensiva austro-tedesca di Caporetto. Le Valli del fiume Natisone si trovano nella parte più orientale del Friuli Venezia Giulia e collegano Cividale del Friuli (Udine), la Forum Julii romana, alla Valle dell'Isonzo in Slovenia. Un territorio montano affascinante, che un secolo fa fu coinvolto nella grande tragedia della Prima Guerra Mondiale e in particolare in uno dei suoi momenti più significativi come la disfatta di Caporetto.
    Sono diverse le possibilità offerte al turista che vuole addentrarsi in quei luoghi, tristemente noti per le decine di migliaia di ufficiali e soldati che vissero, lottarono e morirono durante la Prima Guerra Mondiale.
    Per capire cosa sia successo, come venne combattuta la guerra e quali furono le posizioni dell'esercito italiano in questa porzione di territorio è possibile visitare il Museo all'aperto del Kolovrat "la terza linea di difesa italiana", sull'omonimo altopiano al confine tra Italia e Slovenia. Il punto di partenza per questa escursione è sul Passo Solarie e nei pressi del rifugio è possibile vedere il monumento dedicato al primo caduto italiano nella Grande Guerra, l'alpino udinese Riccardo Giusto. Oltre all'ufficio turistico delle Valli del Natisone, anche PromoTurismo Fvg propone visite guidate seguendo storie, testimonianze e luoghi. Per chi, invece, preferisce avventurarsi lungo i sentieri delle Valli, nell'ex stazione ferroviaria di Cividale c'è il Museo della Grande Guerra che raccoglie uniformi e armi originali degli eserciti operativi sul fronte italiano.

   

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