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Il Capitano Ultimo senza scorta, il sottosegretario Candiani da Palermo: "Lo Stato non abbandona"

Stefano Candiani, sottosegretario agli Interni

«Ci sono delle circostanze che vengono valutate. Lo Stato non abbandona nessuno». A dirlo è il sottosegretario agli Interni Stefano Candiani, intervenendo in merito alla revoca della scorta al capitano Ultimo. Candiani è a Palermo per le commemorazioni del generale Carlo Alberto dalla Chiesa.

Il colonnello Sergio De Caprio - nome in codice Capitano Ultimo - che nel 1993 arrestò il super boss di cosa nostra, Totò Riina, ha definito la decisione 'mobbing di Stato'.

Ad accendere i riflettori sulla questione, era stata Rita dalla Chiesa, figlia del generale Carlo Alberto ucciso dalla mafia a Palermo e di cui proprio oggi ricorrono i 36 anni dall'omicidio. La giornalista e conduttrice nei giorni scorsi aveva infatti pubblicato un post polemico su Facebook, chiedendo che venisse ripristinata la scorta al colonnello.

Sul web è seguita anche una petizione, sulla piattaforma change.org , per chiedere il mantenimento delle misure di sicurezza. Un appello firmato da oltre 10mila persone.

Con una serie di tweet anche il colonnello De Caprio ha espresso la sua rabbia per la revoca della scorta, nell'anniversario peraltro dell'uccisione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di cui cita una frase contro "l'ingiustizia che sostiene la mafia di Riina e Bagarella e fa uccidere i combattenti del Popolo".

A.S.

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