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Brexit: May, nessun compromesso che non sia nell'interesse del Paese

Theresa May rifiuterà di essere costretta ad accettare compromessi sul suo piano per la Brexit che non siano nell'interesse nazionale: lo ha sottolineato la stessa premier britannica in un intervento pubblicato domenica sul Sunday Telegraph. Il piano, come è noto, è quello concordato dal Gabinetto di Londra il 6 luglio scorso a Chequers, che prevede una uscita 'soft' del Paese dall'Ue. "Non sarò spinta ad accettare compromessi sulle proposte di Chequers che non siano nel nostro interesse nazionale", ha scritto May aggiungendo che non "cederà" alle richieste di un secondo referendum sull'accordo che verrà raggiunto con Bruxelles. Dopo l'accordo di Chequers, che ha portato alle dimissioni di due ministri, sono stati fatti "veri progressi" nei negoziati, ha aggiunto. Venerdì scorso il capo negoziatore Ue Michel Barnier aveva detto che è "possibile raggiungere un accordo" sulla Brexit in ottobre.

 

"Tenendo conto dei tempi necessari per la ratifica dell'accordo da parte dei parlamenti britannici ed europei, dobbiamo chiudere i negoziati da qui a metà novembre", ha detto invece il capo negoziatore Ue per la Brexit, Michel Barnier, in un'intervista alla Faz, confermando l'ipotesi di una possibile breve estensione dei colloqui con il Regno Unito che ufficialmente dovrebbero concludersi entro il vertice Ue del 18 ottobre. "Ciò di cui abbiamo bisogno non è il tempo ma decisioni politiche", ha aggiunto Barnier che già venerdì scorso dopo l'incontro con il negoziatore britannico Dominic Raab a Bruxelles aveva ventilato la possibilità di uno slittamento a novembre dell'intesa.

 

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