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'Cuore' pulsante celebra Parco d'Abruzzo

PESCASSEROLI (L'AQUILA) - Un cuore realizzato in legno di betulla, flessibile, installato su un tronco di un albero morto, all'interno del Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise. Questa l'opera dell'artista 41enne di Ravenna, Marcatonio, realizzata per la prima edizione del progetto 'ArteParco' che vedrà vari artisti creare opere per il parco d'Abruzzo con lo scopo di legare la natura all'arte e l'arte alla natura, là dove le forme degli alberi vetusti che compongono le foreste del Parco riconosciute nel 2017 patrimonio dell'Unesco, sono essi stessi opere d'arte. L'iniziativa è ideata dall'agenzia di comunicazione Paridevitale insieme all'Ente Parco e al Comune di Pescasseroli, e sviluppato in collaborazione con Bmw Italia, e Sky Arte che metterà in onda uno speciale nelle prossime settimane. L'opera, 'Animale - Vegetale (Il Cuore)' è situata a 20 minuti di facile cammino dalla Fonte della Difesa sul percorso del Parco denominato C2.
    Per due mesi la Bmw mette a disposizione anche sei e-bike a pedalata assistita.Il tronco con l'opera si trova nella cosiddetta 'Zona della difesa di Pescasseroli, dove un tempo vigevano i diritti per uso civico del terreno dedicato al pascolo.
    "ArteParco arricchisce la simbiosi di cultura e natura del Parco e ne esalta il patrimonio naturalistico. Un cuore posizionato nella foresta centenaria a simboleggiare il suo cuore pulsante", ha detto l'assessore alla cultura del comune di Pescasseoli, sede del Parco, Attilio Pistilli.
    "Quando ho ricevuto l'invito non ci ho pensato due volte. La natura - ha detto l'artista Marcantonio - è la prima grande vera creativa. Nell'arte si riverbera la natura della natura. All' inizio si era pensato a un'opera su un albero vivo ma l' intervento non sarebbe stato rispettoso. E allora è parso più raffinato come pensiero celebrare un albero morto. Poi è nata questa associazione con il cuore. L'idea di unire animale e vegetale". La particolarità dell'opera è che, come ha evidenziato lo stesso Marcantonio, "l'opera durerà il tempo che vorrà la natura stessa".
   

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