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Diciotti, il video della partenza dei 100 migranti da Messina. Protesta a Rocca di Papa: "Sono troppi"

L'hotspot di Messina inizia a svuotarsi. Nel video la partenza dei bus privati che hanno portato via cento dei migranti che erano sbarcati a Catania sulla nave Diciotti. Destinazione è il centro di accoglienza di Rocca di Papa Mondo Migliore, a sud di Roma.
Altri 39 sono rimasti nell'hotspot in attesa di essere trasferiti in Albania e Irlanda, nazioni che hanno dato la disponibilità ad accoglierli.

Ma a Rocca di Papa, cresce il malumore per l'arrivo dei nuovi "ospiti" del centro. "Non è una cosa tollerabile, non si può fare. C'è rancore nei residenti, che si sta trasformando in odio verso questa situazione. E' un problema di numeri, non si può tenere un gruppo così massiccio di migranti senza fare nulla. E poi cosa succede? Quello è un centro già fortemente compromesso".

A parlare è Paquale Boccia, ex sindaco di Rocca di Papa. nel centro Mondo Migliore a Rocca di Papa. Ieri i residenti della zona si sono riuniti per fare il punto della situazione in vista dell'arrivo dei nuovi ospiti nel centro. Boccia, che è del Pd ed è stato sindaco del paese per dieci anni, spiega: "Non rinnego la mia area politica ma ho le mie idee. Bisogna fare accoglienza con sapienza e ragionevolezza. In due anni quel centro è arrivato ad ospitare fino ad oltre 400
migranti e attualmente dovrebbero essere circa 250. Ma ci vuole un progetto chiaro". Per Boccia "non significa puntare il dito, né nei confronti degli ospiti, tantomeno della Cei. Ma i vescovi potevano già dislocarli: facciamoci carico con un'accoglienza diffusa, ospitandone per esempio solo una trentina a Rocca di Papa".

"La nostra situazione è insostenibile", riferisce una pensionata di 62 anni, residente a Rocca di Papa. "Sono stata molestata da un migrante ospite del Centro poco più di un mese fa davanti a casa mia. Per fortuna intervenne mio marito che riuscì a metterlo in fuga.
Il presunto molestatore, un 29enne gambiano ospite del Centro, dopo essersi denudato e scappato, fu rintracciato ad arrestato dai carabinieri. "Bisogna evitare che si verifichino cose del genere - prosegue la 62enne - . Non è possibile che gli ospiti del Centro, le cui mura di cinta confinano con le nostre case, siano lasciati a vagabondare per strada o ubriacarsi".

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