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Musumeci: "Al via una diagnosi delle infrastrutture viarie in Sicilia per sapere dove intervenire"

"Ogni ente presente alla riunione ha illustrato la situazione di propria competenza. In Sicilia abbiamo 1900 ponti che da domani saranno sotto costate controllo", così ai giornalisti, a Palazzo d’Orleans, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a conclusione della riunione sulla verifica delle condizioni di sicurezza della viabilità primaria e secondaria in Sicilia.

"Potremo avere la diagnosi non certo con le risorse umane di cui dispongono oggi le province, il Cas o l’Anas. Stiamo immaginando una convezione con la stessa Anas, nell’ambito di un accordo già sottoscritto e, al tempo stesso, una consulta degli ingegneri, perchè noi abbiamo bisogno di quanti più risultati possibili nel minore tempo possibile".

"Entro 15 giorni sapremo lo strumento con cui opereremo la diagnosi e sapremo 'chì fa 'cosà - ha aggiunto - La verifica non può essere solo visiva, occorrono particolari strumenti. Ed entro 60 giorni, anche se i tecnici mi dicono che è un termine assai limitato, vogliamo una relazione delle particolari criticità esistenti, sia sulla rete viaria che ferroviaria".

Preoccupa il nodo risorse? "Riteniamo - ha risposto Musumeci ai cronisti - che, fra Cas ed enti locali, per questa ricognizione potrebbero bastare anche otto milioni di euro. Ma sono risorse che vanno individuate e, naturalmente, chiederemo a Roma di darci una mano di aiuto. Dalle relazioni di stamani non emergono situazioni di particolare gravità. Questo, comunque, non ci fa sedere sugli allori".

Il presidente ha poi aggiunto: "Avranno un ruolo Protezione Civile e Dipartimento Infrastrutture, in un rapporto costante con Anas, Cas e Liberi Consorzi dei Comuni e delle Città metropolitane. Abbiamo il dovere di non sottovalutare nulla, di recuperare progetti già redatti ma che per varie ragioni, non sono mai andati in gara. Paradossalmente, in questo momento non è tanto un problema di risorse, ma di personale tecnico. E su questo aspetto dobbiamo correre ai ripari e lo faremo con una corale mobilitazione".

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