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Caos Lega Pro, si profila un nuovo rinvio del calendario di serie C

Si profila un nuovo rinvio per la presentazione del calendario del campionato di serie C. La Lega Pro, in una nota in cui annuncia per il pomeriggio di mercoledì prossimo, 22 agosto, a Roma l’incontro del direttivo e l'assemblea delle società, comunica che «in riferimento a questi impegni, in sede di assemblea, potrebbe, molto probabilmente, essere deciso di posticipare la data di presentazione del calendario». Al termine dell’assemblea, i vertici di Lega Pro terranno una conferenza stampa.

Il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, ha dato mandato all’avvocatura comunale «per intraprendere ogni iniziativa legale a sostegno del ricorso promosso davanti al Tar del Lazio da propri cittadini abbonati, contro le non condivisibili decisioni assunte dalla Figc e dalla Lega dei professionisti laddove nella formazione del calendario di serie B 2018/2019 non ha disposto modalità per la sua integrazione a completare l’organico, escludendo illegittimamente la società Calcio Catania dalla partecipazione al campionato».

All’udienza già fissata il prossimo 13 settembre davanti al Tar del Lazio, per la trattazione della domanda cautelare urgente avanzata da alcuni abbonati, il Comune di Catania interverrà «a difesa degli interessi della comunità calcistica catanese e al fine di ottenere una corretta e legittima formazione del calendario calcistica per il campionato di serie B».

«L'azione legale che abbiamo intrapreso - ha spiegato il sindaco - è un atto di concreto sostegno all’iniziativa dei nostri concittadini abbonati e della società del Calcio Catania per avere quello che ci spetta, cioè l’ammissione nel campionato di serie B. Oltre a quella innanzi al Tar Lazio, com'è noto, abbiamo già avviato una forte interlocuzione istituzionale con il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Giorgetti - ha ricordato Pogliese - affinché intervenga prima possibile per fare rientrare nell’ambito delle norme e della legittimità le autorità sportive che hanno commesso abusi nell’esercizio delle proprie funzioni».

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