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Scuole, Figuccia: "Istituti non sicuri, rinviare l'inizio delle lezioni dopo i controlli"

Scuole siciliane vetuste o non in regola con le norme antisismiche, "la Regione faccia tornare gli studenti tra i banchi solo dopo avere completato i controlli" nei singoli edifici scolastici. È l'appello lanciato dal deputato regionale Vincenzo Figuccia, leader  del Movimento Cambiamo la Sicilia nell'ambito della sua campagna "3 S: Scuole Sicure in Sicilia".

"A settembre riapriranno le scuole e non tutte le strutture in Sicilia sono sicure, per questo necessitano di alcuni interventi - spiega Figuccia -. Controllare la situazione non è un semplice atto burocratico e a volte il responso dei tecnici porta alla chiusura. Il caso più recente è quello di Messina dove su 108 plessi comunali, tra asili, Elementari e Medie soltanto due hanno il certificato di vulnerabilità sismica. L'anno scolastico non può partire così come se nulla fosse, chiedereremo come ha già opportunamente fatto il Codacons, il rinvio dell'inizio delle lezioni, fino a quando tutti i controlli opportuni non verranno effettuati".

Sul tema, il parlamentare ha presentato un'interrogazione all'assessore regionale all'Istruzione, Roberto Lagalla, per accertare che tutti i Comuni siciliani abbiano effettuato le verifiche di vulnerabilità sismica e chiedere "la realizzazione degli interventi richiesti ove siano già noti gli esiti di tali verifiche, e progettare eventuali interventi da effettuare grazie ai fondi della nuova programmazione triennale 2018-2020", precisa Figuccia, che annuncia anche un'indagine civica nazionale per indagare sulle effettive verifiche di vulnerabilità attuate in ogni singolo istituto.

"Chiediamo, infine, al Ministro Bussetti - conclude Figuccia - di riconvocare a breve l’Osservatorio nazionale dell’edilizia scolastica".

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