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Mappato il Dna del grano usato per fare il pane

Pronta la prima mappa ad alta risoluzione del Dna del grano usato per fare il pane: 'sfornata' dopo 13 anni di ricerche dal Consorzio Internazionale per il sequenziamento del genoma del grano (IWGSC), localizza su 21 cromosomi oltre 107.000 geni e 4 milioni di marcatori molecolari, che in futuro aiuteranno ad ottenere nuove varietà di grano più produttive, resistenti ai cambiamenti climatici, sostenibili, e allo stesso tempo meno allergizzanti. Il risultato, pubblicato sulla rivista Science, sembrava impensabile solo fino a qualche anno fa, considerata l'estrema complessità del genoma del grano che è cinque volte più grande di quello umano.

Per mapparlo è stata necessaria la collaborazione di oltre 200 ricercatori di 73 istituzioni in 20 Paesi, che hanno combinato i tradizionali metodi di mappatura fisica con le più innovative tecniche di sequenziamento del Dna: i dati sono stati poi assemblati e ordinati usando algoritmi ad alta efficienza, mentre i geni sono stati individuati con software specifici.

L'impatto dello studio è tale da aver già prodotto una cascata di articoli scientifici, di cui uno pubblicato sempre su Science, quattro sulla rivista Genome Biology e uno su Science Advances. Quest'ultimo, in particolare, ha preso in esame le sequenze di Dna relative alle proteine del grano che scatenano reazioni immunitarie nell'uomo, come in caso di celiachia, asma del panificatore e anafilassi cibo-dipendente indotta da esercizio fisico: dai risultati emerge che i livelli di queste proteine aumentano quando la pianta viene sottoposta a stress termico durante la fase della fioritura.

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