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Crollo del ponte a Genova, Autostrade per l'Italia: "Noi corretti, ricostruzione in 5 mesi"

In relazione all’annuncio dell’avvio  della procedura di revoca della concessione, «Autostrade per  l'Italia si dichiara fiduciosa di poter dimostrare di aver  sempre correttamente adempiuto ai propri obblighi di  concessionario, nell’ambito del contraddittorio previsto dalle  regole contrattuali che si svolgerà nei prossimi mesi». Lo si  legge in una nota, che precisa: «E' una fiducia che si fonda  sulle attività di monitoraggio e manutenzione svolte sulla base  dei migliori standard internazionali».

«Autostrade per l’Italia sta  lavorando alacremente alla definizione del progetto di  ricostruzione del viadotto, che completerebbe in cinque mesi  dalla piena disponibilità delle aree. Non è possibile in questa fase formulare alcuna ipotesi attendibile sulle cause del crollo».

L’eventuale revoca della concessione  ad Autostrade comporterebbe un risarcimento alla società che,  secondo stime di fonti finanziarie è intorno ai 15-20 miliardi.  La convenzione prevede che il concessionario ha diritto ad «un indennizzo/risarcimento a carico del Concedente in ogni caso di  recesso, revoca, risoluzione». L’indennizzo «sarà pari ad un  importo corrispondente al valore attuale netto dei ricavi della  gestione, prevedibile dalla data del provvedimento di recesso,  revoca o risoluzione del rapporto, sino alla scadenza della  concessione», nel 2038.

La convenzione unica con cui il Ministero delle infrastrutture e trasporti dà la concessione ad Autostrade per l’Italia prevede comunque che la responsabilità verso terzi sia tutta a carico di Autostrade. «Il concessionario - si legge nella convenzione - assume la responsabilità per i danni derivanti da fatti ad esso imputabili causati a persone ed a cose, sia per quanto riguarda i dipendenti e i materiali di sua proprietà, sia per quelli che esso dovesse arrecare a terzi in conseguenza dell’esecuzione dei lavori e delle attività connesse, sollevando il concedente di ogni responsabilità al riguardo».

Al concedente, invece, spetta la vigilanza: «Il concedente vigila affinché i lavori di adeguamento delle autostrade siano eseguiti a perfetta regola d’arte a norma dei progetti approvati, senza che per il fatto di tale vigilanza resti diminuita la responsabilità del concessionario in ordine all’esecuzione dei lavori. Il concedente vigila anche sui lavori di manutenzione ordinaria, straordinarie e sui ripristini». Il concedente ha anche il potere di richiedere informazioni ed effettuare controlli, «con potere di ispezione, di accesso, di acquisizione della documentazione e delle notizie utili».

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