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Sonda Parker, fiducia per il lancio di domani verso il Sole

 I tecnici della Nasa rimangono fiduciosi di poter lanciare domenica mattina la sonda Parker Solar Probe diretta al Sole: per nulla scoraggiati dai problemi tecnici che oggi hanno interrotto per ben due volte il conto alla rovescia, sono già all'opera per garantire che tutto possa funzionare alla perfezione quando domani, alle 9:31 (ora italiana) si aprirà nuovamente la finestra temporale per ritentare il lancio. Lo spiega all'ANSA l'astrofisico italiano Marco Velli, che lavora al Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa e che in queste ore frenetiche ha seguito alla base di Cape Canaveral le fasi del lancio in quanto responsabile scientifico di uno degli strumenti a bordo della sonda solare.

"La serata era cominciata con molto entusiasmo ed emozione: le condizioni meteo erano favorevoli e tutto sembrava tranquillo", racconta Velli. "La finestra di lancio normalmente dura solo una novantina di minuti, ma già all'inizio avevamo perso circa 20 minuti per un motivo che non era stato ben chiarito". L'orario del lancio, inizialmente previsto alle 3:33 (ora locale) era infatti slittato alle 3:53. "Poi il countdown è partito ma è stato bloccato a meno di 4 minuti dal lancio per un'anomalia: i tecnici hanno impiegato circa 20 minuti per verificare il motivo per cui i dati provenienti dai tre vettori supplementari del razzo Delta IV erano saltati. Quando hanno capito che non si trattava di nulla di grave, si sono decisi a far ripartire il conteggio, ma allora mancavano solo 9 minuti alla chiusura della finestra di lancio". Una vera e propria corsa contro il tempo, che ha subìto un altro brusco arresto. "Quando siamo arrivati a meno di un minuto e 55 secondi dal lancio - continua Velli - è sorto un altro problema, ma a quel punto anche solo capire di che si trattasse era impossibile, la finestra di lancio si stava chiudendo. La Nasa non ha neanche comunicato il motivo del secondo stop e ha semplicemente deciso di fare 'hold down', cioè di spegnere i motori e abortire il lancio rinviandolo a domani.

"Ancora non sappiamo il vero motivo di questo secondo stop - prosegue l'astrofisico italiano - ma solitamente si tratta di anomalie quasi fisiologiche, delle sciocchezze per cui non vale la pena di mettere a repentaglio il successo del lancio". Velli ha seguito il succedersi degli eventi dalla terrazza di Cape Canaveral in compagnia dell'astrofisico americano Eugene Parker a cui è intitolata la missione, in onore della scoperta del vento solare che fece nel 1958. Novantaduenne e malato di Parkinson, "Parker aveva un'aria un po' stanca e frastornata a fine serata - spiega Velli - ma è estremamente felice e onorato di questa dedica che gli ha fatto la Nasa". Adesso poche ore di riposo in vista del nuovo tentativo di domani. C'è un 60% di probabilità che le condizioni meteo siano favorevoli, stando alle ultime previsioni della Nasa. "Restiamo fiduciosi - conclude Velli - se il tempo di mantiene come oggi non dovrebbero esserci problemi a lanciare domani".

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