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Rod Stewart, 50 anni sul palco tra calcio e risate: a settembre il nuovo disco

Sir Roderick David Stewart, detto Rod, è tornato. Doppiati i 50 anni di carriera, con sulle spalle l'ingombrante fardello di 100 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, non ha alcuna intenzione di appendere il microfono al chiodo.

E il prossimo 28 settembre ha annunciato sui social media l’uscita di un nuovo lavoro, il trentesimo album in studio, che si chiamerà 'Blood Red Roses'.

«Ho sempre voluto fare un disco per pochi amici - ha aggiunto lo stesso 'Rod the mod’ commentando il post - e questo disco ha proprio quell'intimità. La sincerità e l’onestà sono di grande aiuto nella vita, e la stessa cosa vale quando si scrive una canzone».

«Lavorare ai cinque American Songbook mi ha un po' impigrito - spiega il cantante, riferendosi agli album usciti tra il 2002 e il 2010 - Probabilmente perché erano tutte cover, anche se di canzoni meravigliose. Forse è per quello che quando ho chiuso quella parentesi ho iniziato a lavorare sulla mia autobiografia. Si chiama 'Rod’e, a proposito, è ancora disponibile nei negozi», scherza.
Insomma, la passione di Rod è rifiorita e ricominciare a scrivere canzoni è stato naturale:

«Mi sono guardato indietro, ho ripercorso gli anni passati con la mia famiglia e gli amici. E c'erano un sacco di canzoni da scrivere. E’ stato semplicemente un nuovo inizio».

A 73 anni Rod Stewart mantiene una forma invidiabile. Grazie anche a una passione mai sopita: «Il calcio. Adoro il calcio. L'ho giocato, l’ho studiato, l’ho guardato per tutta la vita. Gioco ancora un poco e ammetto, lo faccio molto seriamente».

Quanto potrà andare avanti? «Questa è una domanda da un milione di dollari - risponde senza trattenere una risata -. Mi diverto, mi emoziono e finché proverò tutto questo penso di poter andare avanti. Diciamo almeno per altre tre settimane».

Se il calcio aiuta il fisico, per lo spirito la ricetta di 'Rod the mod’è un’altra: i figli. «Avere bambini piccoli aiuta, io ne ho otto. Aiutano a farti restare con i piedi per terra».

«Mi fanno divertire tutto il giorno - spiega ancora -, mi fanno sorridere. E credo sia questo il segreto della longevità: riuscire a sorridere tutto il giorno».

In forma e sorridente, tanto basta a diventare un sex symbol?

«E' una definizione che odio. Non ho mai fatto nulla di proposito per attirare il sesso opposto. Credo sia qualcosa che arriva con la musica. La musica stessa è molto sensuale e vibrante. Quindi, se faccio qualcosa sul palco che viene vista come sensuale - scoppia a ridere -, è semplicemente per caso».

Del resto, conclude, «faccio il lavoro più bello del mondo, e non lo do mai mai per scontato. Lo so che è un vecchio cliché, ma lo è davvero. Anche Trump pensa di fare un bel lavoro, ma il mio è veramente eccezionale».

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