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I coralli organismi highlander

I coralli, vivendo in simbiosi con alcune alghe microscopiche, sono diventati organismi ‘highlander’: decine di milioni di anni più antichi di quanto si pensasse, sono coetanei dei dinosauri e risalgono a circa 160 milioni di anni fa. Meno fragili del previsto, grazie a questa loro relazione di mutuo soccorso in passato hanno superato indenni diverse crisi climatiche e potrebbero sopravvivere anche all’attuale surriscaldamento della Terra. Lo dimostra lo studio pubblicato sulla rivista Current Biology, condotto dal gruppo dell’Università per la Scienza e la Tecnologia re Abdullah, in Arabia Saudita, e dell’Università di Stato della Pennsylvania, coordinato da Todd LaJeunesse e Christian Voolstra.

Questi organismi in simbiosi, che gli esperti chiamano dinoflagellati, sono la base dello sviluppo degli ecosistemi delle barriere coralline. Per risalire alle loro origini, i ricercatori hanno affiancato alle tradizionali indagini morfologiche analisi genetiche comparative del loro Dna, grazie anche a modelli al computer.

Dalle analisi emerge che, contrariamente a quanto si pensava finora, esisterebbero centinaia o addirittura migliaia di specie di questi organismi in simbiosi. “La nostra ricerca indica che i coralli moderni e i loro partner, le alghe, si sono legati insieme 100 milioni di anni prima di quanto si pensasse”, ha spiegato Voolstra. La presenza delle alghe, che si sono adattate a vivere all’interno delle cellule dei coralli, garantisce infatti ai coralli la possibilità di ricavare energia dal Sole attraverso la fotosintesi. Le alghe, a loro volta, ricevono protezione e nutrienti. Una strategia comune che si è rivelata vincente nei millenni. Ma che, concludono gli autori, “non deve fare abbassare la guardia sulla minaccia rappresentata dai cambiamenti climatici per le barriere coralline”.

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