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Vestiti 'smart' parlano fra loro a colpi di luce

Parlano fra loro a colpi di luce, i nuovi tessuti 'smart' prodotti con fibre che incorporano Led e sensori fotosensibili: morbidi e resistenti ai lavaggi in lavatrice, potrebbero portare allo sviluppo di nuove tecnologie indossabili per le telecomunicazioni e a vestiti hi-tech per il monitoraggio delle condizioni di salute. Il risultato è pubblicato sulla rivista Nature dal Massachusetts Institute of Technology (Mit), in collaborazione con l'Advanced Functional Fabrics of America (Affoa) e l'azienda statunitense Inman Mills.

I ricercatori hanno messo a punto una tecnica innovativa che permette di produrre e tessere speciali fibre polimeriche trasparenti arricchite con dispositivi a semiconduttore normalmente impiegati in elettronica, quali diodi a emissione di luce (meglio noti come Led) e diodi fotosensibili.

Le fibre hi-tech si sono dimostrate tanto resistenti da sopportare ben 10 lavaggi consecutivi in lavatrice senza che le loro performance venissero alterate in alcun modo. I ricercatori sono riusciti a far comunicare fra loro due tessuti a colpi di luce, una prova di principio cruciale per lo sviluppo di nuove tecnologie indossabili da usare nel campo delle telecomunicazioni. Inoltre questi tessuti smart sono stati impiegati anche per monitorare il battito cardiaco.

Queste abilità potrebbero essere sfruttate in futuro nell'abbigliamento speciale destinato ai soldati dell'esercito americano, ma potrebbero anche aiutare i pazienti: i tessuti smart potrebbero essere impiegati per produrre bende e cerotti capaci di monitorare il processo di guarigione delle ferite, oppure braccialetti e lenzuola che misurino la frequenza cardiaca o i livelli di ossigeno nel sangue.

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