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Thriller nella Milano d'oggi

MILANO - Il fitto mistero sull'assassinio di un consulente finanziario nella notte della vigilia di Natale dell'anno di EXPO in una nebbiosa piazza Affari, davanti al 'dito' di Cattelan; le indagini di Margot Blanchard, giovane e affascinante commissario di polizia, che dopo aver imboccato la pista del movente patrimoniale scopre che l'attività della vittima è la punta di un iceberg che nasconde verità ben più drammatiche; verità che impattano sulla stessa stabilità psicologica di Margot e ora minacciano di oscurare una felicità familiare per cui lei ha lottato duramente e di portare alla luce inconfessabili segreti che le hanno segnato la vita.
    Sono gli ingredienti de 'IL SEME DELLA VIOLENZA' (MONDADORI ELECTA, 356 PAGINE, € 17,90) thriller d'esordio di Ludovico Paganelli ambientato nella Milano di oggi. Una Milano ampiamente citata negli spostamenti, a piedi e in auto, dei protagonisti, tra il Duomo, il Cordusio, Porta Garibaldi e Porta Nuova, tra City Life e piazza San Sepolcro, la recentissima piazza Gae Aulenti, la Pinacoteca Ambrosiana, insieme agli edifici storici, da Palazzo Mezzanotte a Palazzo Castani, dalla Torre Branca al Castello Sforzesco.
    Si avverte in ogni pagina, del resto, la milanesità dell' autore, 38 anni, giornalista dal 2009 (ma anche dirigente sindacale all'interno del Gruppo Banco BPM) fondatore di 'Viaggi & Tentazioni' (www.viaggietentazioni.it), periodico on line che ospita reportage di viaggi, oltre a recensioni di ristoranti, cantine vinicole e prestigiose strutture alberghiere. Vive oggi con la moglie Paola e la figlia Elisa a Santa Margherita Ligure, dopo aver condotto per diversi anni una vita da pendolare per amore tra il capoluogo lombardo e la perla del Tigullio. Ed è proprio durante i continui viaggi in treno che ha scritto 'Il seme della violenza', il suo primo romanzo.
   

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