Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

A 65 anni da progetto ecco concept Linea Diamante Giò Ponti

ROMA - La concept car "Linea diamante" disegnata dall'architetto Giò Ponti sarà uno dei veicoli protagonisti di Grand Basel, rassegna itinerante culturale e motoristica, al via nella cittadina elvetica di Basilea, dal 6 al 9 settembre prossimi. Ci sono voluti 65 anni per il passaggio dal modello in scala al prototipo in dimensioni reali ma alla fine, grazie alla collaborazione tra un team di designer di FCA Heritage diretto dal grande Roberto Giolitto e gli specialisti di Domus la futuristica vettura immaginata nel 1953 sarà finalmente esposta in una rassegna di settore. La show car sarà realizzata secondo le tecniche dell'epoca.

Autore, tra gli altri, dei progetti del grattacielo Pirelli, a Milano, e della sedia superleggera, Ponti propose all'epoca quest'idea di veicolo, sviluppata con il collega Alberto Rosselli, anticipando molte delle soluzioni presenti oggi in ambito automobilistico. La linea a diamante della sua silhouette diede il nome anche allo studio, inizialmente immaginato per carrozzare un'Alfa Romeo 1900. L'obiettivo di questa visione era realizzare un'auto dalle ampie superfici vetrate, in grado di inondare l'interno dell'abitacolo di luce. Portava al debutto la grande innovazione di un paraurti in gomma, che non si arrestava alla parte frontale e posteriore del veicolo ma proseguiva lungo le fiancate. Era stato pensato per essere prodotto in collaborazione con la Pirelli.

Un modello in scala 1:10 dello studio fu realizzato in collaborazione con la Carrozzeria Touring di Milano e fu sottoposto alla Fiat per il passaggio alla produzione ma, probabilmente, anche per lo stile troppo innovativo per l'epoca, non ottenne il semaforo verde.

"Quando ci è stato proposto di costruire l'auto visionaria di Gio Ponti, abbiamo sostenuto con entusiasmo il progetto legando l'operazione a Domus, fresca novantenne, che venne fondata proprio da Gio Ponti nel 1928 - sottolinea Maria Giovanna Mazzocchi, presidente dell'azienda editoriale di Rozzano (MI) - Essere arrivati in fondo a questo difficile ma entusiasmante percorso è per noi motivo di orgoglio e di grande soddisfazione".

Caricamento commenti

Commenta la notizia