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Europei di nuoto, altri tre argenti per l'Italia: Pellegrini quinta nella finale dei 100 stile libero

Paltrinieri, Scozzoli, Cusinato: è show d’argento agli europei di nuoto. L’Italia della vasca a Glasgow continua a lasciare il segno: in piscina arrivano tre secondi posti preziosissimi, a cui si aggiunge il bronzo a sorpresa con Matteo Restivo nei 200 dorso. A dar forza a una giornata a tinte azzurre anche l’argento di Noemi Batki dalla piscina dei tuffi, specialità dieci metri, e il bronzo con cui Rachele Bruni nella 5 km ha inaugurato la rassegna delle acque libere.

Al Tollcross International Swimming Centre il Greg nazionale, nonostante i problemi intestinali che avevano già in parte compromesso la resa sui 1500 conclusi con il bronzo, è andato a prendersi negli 800 stile un secondo posto in 7:45.12 fatto di cuore e coraggio alle spalle dell’ucraino-rivale Mykhaylo Romanchuk, oro in 7:42.96. Campione europeo a Berlino 2014 e Londra 2016, il campione azzurro abdica ma si conferma il numero uno sulle distanze lunghe. Bronzo al tedesco Florian Wellbrock. "Sicuramente stavo meglio rispetto ai 1500. Dispiace essere in questi condizioni a un evento così importante - spiega l'olimpionico - Più di così non potevo proprio, scoccia non vincere ma con gli altri ci rivedremo il prossimo anno.
Il guizzo lo tira Fabio Scozzoli che a 30 anni appena compiuti va a prendersi un argento nei 50 rana da vero n.1: davanti all’azzurro - che a Glasgow può salutare il suo super ritorno in acqua - solo il marziano e campione di casa, Adam Peaty che in 26''09. Scozzoli, ventisette medaglie tra mondiali ed europei, tornato sul podio europeo con il bronzo nella staffetta mista mixed dopo sei anni, chiude in 26''79 . «Sono il primo tra gli umani... - scherza il nuotatore emiliano - Il tempo è buono, è stata la stagione del mio ritorno a certi livelli. Volevo questa medaglia, sono felice». A chiudere il tris Ilaria Cusinato: un fastidio alla spalla non ha fermato la 19enne di Cittadella che si regala una doppietta d’argento salendo sul podio dopo i 400 misti anche nei 200 con il tempo da record italiano di 2'10''25. Meglio della rivelazione azzurra solo la campionessa olimpica, mondiale ed europea Katinka Hosszu oro in 2'10''17. «Peccato perché negli ultimi metri mi è mancata un pò di brillantezza - dice la Cusinato -. Il dolore alla spalla non ha compromesso nulla, in gara non ho accusato nulla. Sono strafelice per l’argento nei 200 misti perché non erano proprio la mia prova, non pensavo di giocarmela addirittura per l'oro. La Hosszu resta il mio idolo: lei è fortissima, non molla mai niente; mi piacerebbe diventare poliedrica come lei che si cimenta in tutte le gare». La medaglia che non ti aspetti invece è di bronzo e finisce al collo di Matteo Restivo: 200 dorso super che consacrano il friulano trapiantato a Firenze anche sulla scena internazionale. «Non è una sorpresa per me - ci tiene però a dire l’azzurro - Non voglio peccare di presunzione ma in questi mesi ho lavorato tanto per arrivare a questo risultato. A me dispiace di non essere in grado di mantenere questi livelli tutto l’anno, purtroppo con i carichi di lavoro e l'università spesso non ce la faccio».
A dare peso al medagliere il bronzo nel fondo che non delude mai: al Loch Lomond, con acqua fredda (appena 17 gradi) nella 5 km Rachele Bruni si conferma una certezza. E ci riproverà anche sulla distanza olimpica dei 10. Ai piedi del podio l’altra azzurra, Arianna Bridi. E anche nella piscina dei tuffi l’Italia si mette in mostra: Noemi Batki dalla piattaforma di Edimburgo conquista l’argento. Con 315 punti l’azzurra è seconda alle spalle dell’olandese Celine Maria Van Duijn (319,10). «Sono rinata - dice tra le lacrime - questa medaglia non è un punto di arrivo ma di partenza. Un nuovo inizio». Quattro argenti e due bronzi, l’Italia può solo fare festa.

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