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Nel veronese 80% pere danneggiate da cimice asiatica

(ANSA) - VERONA - Nella provincia di Verona è partita da pochi giorni la raccolta delle pere e il bilancio è già disastroso: dalle prime stime, diffuse da Confagricoltura, si parla di danni all'80% da cimice asiatica per chi non è munito di reti anti-insetto, mentre dal 20 al 30% per chi ne è fornito.

Gli insetti hanno attaccato soprattutto la qualità Williams, succhiando il tessuto dei frutti in formazione. Ad essere colpiti i frutteti delle zone di Villafranca, Zevio e del Basso Veronese, tanto che anche i Comuni dell'Unione Adige Guà hanno lanciato l'allarme alle istituzioni e alle associazioni di categoria chiedendo di "trovare una soluzione a questa emergenza per salvaguardare la sopravvivenza delle nostre aziende agricole". "Quest'anno è una Waterloo - ha detto Pietro Spellini, vicepresidente di Confagricoltura Verona -. Ho iniziato la raccolta delle pere sabato scorso e ho visto subito che i frutti erano quasi tutti danneggiati.

L'anno scorso avevo raccolto 605 quintali di pere, ma quest'anno non arriverò neppure a 100". "Le cimici - ha spiegato - hanno punto i frutti giovani, che sono rimasti piccoli e deformati. Nei frutti più grandi, hanno causato macchie con effetto sughero che ne rendono impossibile la commercializzazione da fresco. Ho un danno del 90 per cento, che diventa però economicamente del 100 per cento se si pensa che la raccolta va ugualmente fatta e che, quindi, pagherò la manodopera per avere dei frutti da buttare".

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