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Amsterdam, oasi felice: è la città più salutare al mondo, ottimo equilibrio fra vita e lavoro

Vivere in una città healthy significa poter disporre di palestre e centri sportivi, di una significativa quantità di parchi e aree verdi, di punti di ricarica per veicoli elettrici, di un’incidenza minore di fast food sulla ristorazione generale locale, di una qualità dell’aria e dell’acqua ideali, oltre a tutto ciò che impatta sul work-life balance.

Amsterdam, in uno studio su 89 centri urbani principali di tutto il mondo che li ha classificati rispetto a 10 fattori distintivi, correlati alla salute - ambiente, salute, vita lavorativa, alimentazione - è risultata al primo posto. Tra i suoi ranking più alti, quello relativo all’equilibrio vita-lavoro.

Al secondo posto troviamo Oslo, per nulla penalizzata dalla bassa posizione in riferimento alle ore di luce giornaliere, ma anch’essa con ranking alti rispetto ai punti di ricariche per auto elettriche, oltre alle aree verdi distribuite pro capite.

Terza posizione per Monaco di Baviera, con ottimi ranking rispetto al numero di ristoranti fast food, molto bassi rispetto alla media disponibile in città e livelli di qualità di aria e acqua.

Nota dolente per le uniche due città italiane prese in esame, Roma e Milano, che ospitano rispettivamente il 35esimo e il 61esimo posto con ranking particolarmente bassi in generale.

Emerge dal report di Spotahome, la piattaforma online di affitti per soggiorni di medio-lungo periodo, attenta a dare informazioni esaustive sulle proprie destinazioni per favorire una scelta il più possibile consapevole a coloro che si trovano a intraprendere un trasferimento in una diversa città.

La qualità della vita che una città offre è un aspetto cruciale se si vuole poter vivere al meglio l’esperienza di medio lungo periodo all’estero.

 

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