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Torna il Palio, Asti riscopre il suo passato medievale

TORINO - La città di Asti riscopre il suo passato medioevale domenica 2 settembre con il Palio, la corsa di cavalli tra le più antiche d'Italia. È datata 1275 la prima attestazione di quello che si è trasformato in un evento turistico di richiamo per un territorio, il Monferrato, già ricco di storia e tradizioni e riconosciuto dall'Unesco per i paesaggi vitivinicoli da tutelare.

La 51/esima edizione dalla ripresa della tradizione si disputa in piazza Vittorio Alfieri, la piazza triangolare intitolata al concittadino più illustre, il poeta e drammaturgo settecentesco che nacque e visse qui. Corrono lungo il tracciato in terra battuta i mezzosangue montati a pelo dai fantini, "per una manifestazione che si sta trasformando in festa per turisti e cittadini" dice il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, uomo di Palio per tradizione familiare. Centinaia di borghigiani sono pronti a tifare per i loro colori: 21 tra borghi, rioni e comuni che si contendono il drappo. A dipingerlo quest'anno Antonio Guarene, architetto e artistica locale.

La giornata inizia nelle diverse parrocchiali, con la cerimonia di benedizione dei cavalli al mattino. Poi di fronte alla Collegiata del Santo Patrono, in piazza San Secondo, l'esibizione degli sbandiertaori dell'Asta, che vestono tutti i colori dei contendenti e che quest'anno celebrano il loro cinquantenario di fondazione. Alle 14 da piazza della cattedrale si muove, per attraversare il centro storico, il corteo composto da oltre 1.200 figuranti che indossano riproduzioni fedeli di abiti medioevali. Apre la sfilata, per la prima volta, il gruppo a cavallo del capitano del Palio, Michele Gandolfo, il garante della corsa insieme ai suoi giovani magistrati e cavalieri. Chiude il corteo il carroccio trainato dai buoi, che porta lo stemma della città e i premi per i vincitori, scortati dagli arcieri. In torretta, per dare la 'mossa', torna Renato Bircolotti, già mossiere per tredici edizioni fino al 2015. Spetta a lui dare il via alla prima delle tre batterie che portano, tre cavalli ciascuna, alla finale.

Il Palio di Asti fa anche vivere strade, piazze e palazzi storici del centro con mostre ed eventi collegati, a partire dalla personale dedicata al maestro del Palio a palazzo Alfieri, al museo dedicato a palazzo Mazzola, fino a palazzo Mazzetti. "Il Palio è un'occasione per far innamorare della nostra città e per farla vivere e scoprire" dice il primo cittadino. Tra le novità di quest'anno, la presentazione ufficiale dei fantini il giovedì che precede la corsa, alle ore 23, dal balcone del palazzo comunale che si affaccia su piazza San secondo dove ogni borgo, rione e Comune ha allestito il mercatino di prodotti artigianali.

Venerdì 31 agosto inizia il countdown con le prove ufficiali della pista, che proseguono anche il giorno successivo in cui le tribune aprono gratuitamente al pubblico. Il sabato pomeriggio un migliaio di bambini sfilano per il centro storico con costumi medioevali creati appositamente per loro dai sarti dei comitati palio. E per propiziare la vittoria, le numerose cene di vigilia dei comitati palio. Ogni rettore e ogni borghigiano spera di portarsi a casa l'ambito drappo. A vincerlo lo scorso anno i giallo verdi del rione San Lazzaro. 

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