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I droni controllano il volo in gruppo, come gli uccelli

I droni possono volare in gruppo in modo sicuro e coordinando imitando gli stormi di uccelli o gli sciami di insetti: lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Science Robotics e condotto da Accademia delle scienze ungherese, Collegio universitario norvegese Molde e Vrije Università di Amsterdam.

I voli di gruppo di droni sono in utilizzati, ad esempio, per disegnare nei cieli notturni colorate coreografie, ad esempio per importanti appuntamenti sportivi. In questi casi occorre, però, che il loro movimento sia il più possibile coordinato. Per raggiungere questo risultato, i droni vengono quindi programmati in anticipo. Una procedura che limita, però, le loro prestazioni e la loro capacità di far fronte a eventuali imprevisti, come venti improvvisi o temporanee perdite di comunicazione.

I ricercatori sono riusciti a superare questi inconvenienti, rendendo i droni più autonomi nei loro volteggi. Per farlo, si sono ispirati alla natura. Hanno osservato per sei anni il volo di stormi di 100 uccelli, dotandoli di Gps per mappare il modo in cui interagivano in gruppo. Hanno poi analizzato le loro traiettorie attraverso simulazioni con supercomputer, che permettono di individuare i punti deboli, e hanno infine adattato il risultato finale al volo di un gruppo di 30 droni.

“L’esito è stato positivo”, hanno spiegato. “Nessun drone è, infatti, entrato in collisione con gli altri, e ognuno di loro - hanno concluso - senza la necessità di un leader, è riuscito autonomamente a muoversi in gruppo, mantenendosi in stretto contatto con i velivoli più vicini”. Come fanno gli stormi di storni, che al tramonto disegnano spettacolari coreografie nei cieli di Roma.

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