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Luoghi del cuore Fai: Fiume Oreto 1/o ma si vota fino al 30/11

PALERMO - Chiese, castelli, interi fiumi, siti archeologici, palazzi storici. Ma anche il posto che non ti aspetti e che però, per qualcuno, è tassello della vita di tutti i giorni, come un caffè liberty che rischia di scomparire a Trieste, una strada che circonda un braccio di mare a Taranto, un museo a cielo aperto ad Ulassai, nel nuorese. Da due mesi l'Italia sta votando i Luoghi del cuore da salvare nella nona edizione del censimento nazionale promosso dal Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa San Paolo. C'è tempo fino al 30 novembre, ma la pioggia di voti, quasi 300 mila per più di 20 mila luoghi, testimonia già l'affetto e l'urgenza di offrire un futuro ai beni che si amano.

A oggi, il primo Luogo del cuore della classifica provvisoria 2018 è il Fiume Oreto a Palermo: 19 km di corso d'acqua, che dalla Conca d'Oro corre a tuffarsi nel Tirreno. Nei secoli testimone dell'assalto di Asdrubale e cartaginesi, oggi giace in stato di abbandono, mentre potrebbe essere rivalutato come bene paesaggistico e culturale. Secondo classificato è il Bosco ai Prati di Caprara, un tempo area per esercitazioni e parate militari (tra cui, quella del 1805 per la visita di Napoleone Bonaparte e del 1861 per la proclamazione del Regno d'Italia), ora polmone verde nel tessuto urbano di Bologna. Terzo, il Castello Aragonese a Taranto, voluto da Ferdinando II alla fine del '400 per difendersi dagli attacchi dei Saraceni, già aperto al pubblico ma che i cittadini vorrebbero valorizzare maggiormente.

Dopo otto edizioni e 92 interventi promossi dal 2003, quest'anno sono poi già 160 i comitati registrati sul sito www.iluoghidelcuore.it, molti dei quali nati prima dell'inizio del censimento. Obbiettivo, non è solo la classifica dei Luoghi del cuore (ai primi tre vanno rispettivamente 50, 40 e 30mila euro), ma soprattutto, sottolineano al Fai, la visibilità che si può ottenere così da avviare nuove collaborazioni e attirare contributi preziosi (i luoghi con almeno 2 mila voti potranno aspirare anche a successivi aiuti Fai-Intesa San Paolo fino a 30 mila euro).

E allora ecco che la Top Ten provvisoria vede la Puglia regione più attiva, in particolare la provincia di Taranto, seguita da Sicilia, Lombardia ed Emilia Romagna. A un soffio dal podio, il Trabocco Turchino a Marina di San Vito (CH) al quarto posto e poi la Chiesa di San Francesco a Pisa, l'Antico Stabilimento termale di Porretta Terme (BO), la Basilica di Santa Giulia a Bonate Sotto (BG), il Santuario della Madonna della Scala a Massafra (TA), il Borgo di Rasiglia a Foligno (PG), l'Abbazia di San Michele Arcangelo a Lamoli di Borgo Pace (PU). Tra i più votati, tanti i luoghi d'acqua, ai quali, per la prima volta è dedicata una classifica speciale in accordo con la campagna FAI #salvalacqua.

Non solo laghi e fiumi, ma anche una macchina da pesca celebrata da D'Annunzio in Abruzzo e opifici storici come le Gualchiere di Remole a Bagno a Ripoli (FI). E poi beni di valore simbolico, oltre che storico e paesaggistico, come il borgo di Castelluccio di Norcia (PG) e la Chiesa di San Salvatore a Campi di Norcia. O luoghi già segnalati, come il Castello di Sammezzano a Reggello (FI), vincitore del censimento 2016, la cui storia è ancora drammaticamente sospesa (tuttora senza proprietario, tornerà all'asta a ottobre). Non mancano i luoghi insoliti, come il Sentiero delle Ripe a Muro Lucano, scavato nella roccia nel IX secolo per portare l'acqua al borgo. O il Parco Sommerso di Gaiola nel Golfo di Napoli che, sopra e sotto il blu del mare, custodisce ville romane, cave di tufo, ninfei e peschiere. E c'è persino un cimitero, l'Addolorata a Forno di Zoldo (BL), vero e proprio archivio della memoria storica e spirituale della sua piccola comunità.

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